UTERO IN AFFITTO, A BRUXELLES LA FILA PER NOLEGGIARE UTERI E FABBRICARE FIGLI

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Nonostante l’utero in affitto sia una pratica sanzionata e vietata in Italia e dalla stessa Unione Europea, si è svolta proprio a Bruxelles la fiera ‘Men having Babies’ dedicata agli uomini omosessuali che vogliono avere figli attraverso l’utero in affitto. Tutto alla luce del sole e a dispetto del pronunciamento del parlamento europeo che condanna lo sfruttamento del corpo delle donne e la violazione dei diritti del nascituro. L’evento, della durata di una settimana circa, si è svolto con tanto di cataloghi delle future partorienti e con garanzie contrattuali ‘soddisfatti o rimborsati’. Il costo di un utero in affitto? 160mila euro. Di fronte a un così smaccato attacco frontale alla famiglia tradizionale e alla mercificazione della donna, un vero sfruttamento biologico, sarebbe magari utile avviare una qualunque procedura contro il Belgio, che ha consentito un evento illecito e con chiari connotati razzisti, perché la selezione biologica fatta dal catalogo delle candidate mamme, porta in seno questo significato.
Oppure l’Ue interviene solo per questioni commerciali ignorando più importanti infrazioni valoriali?
E si badi bene: la recente sentenza della Cedu su questa materia riguarda solo la trascrizione dei figli purtroppo nati all’estero con questo metodo ignobile, una decisione necessaria che non può essere letta come uno sdoganamento della barbarie che colpisce ignobile donne e bambini.

Fabio Rampelli