È “un’epoca di cambiamenti e di turbamenti, di guerre e valori rovesciati, di capi di stato impazziti, e di dittatori sanguinari confermati. Mi sento come tutti, stranito. Viviamo davvero un periodo molto buio”. Lo dice in una lunga intervista a La Stampa Vasco Rossi, il rocker di Zocca che il 31 maggio a Torino, aprirà il suo tour già sold out da un anno.
“Oggi al potere – dice rispondendo a una domanda sulla ricorrenza del 25 aprile – c’è l’ignoranza. Resistenza è un concetto chiave. Arrendersi a oltranza è una forma di resistenza al sopruso e all’ignoranza. Ma la resistenza ai soprusi è sacrosanta. L’avevo detto che stava arrivando una valanga di ignoranza. Ma io sono felice di portare gioia e anche amore con i miei concerti. Perché poi, le mie canzoni sono degli atti di amore. C’è amore dentro la provocazione perché deve risvegliare le coscienze”.
Vasco Rossi afferma di aver scelto da qualche tempo di fare “pratica della consapevolezza. Ho cominciato concentrandomi sul respiro fino a che c’è un attimo nel quale resto senza pensieri. A quel punto provo un senso di pace e gioia. Nella mente noi anticipiamo il futuro e diventiamo ansiosi, ricordiamo il passato e soffriamo. Esiste solo il presente, l’adesso. Essere presenti nel qui e ora, questo insegna la filosofia orientale”.



