E’ un Roberto Mancini a tutto campo quello che guarda alla prima sfida, giovedì 30 marzo contro l’Inghilterra a Napoli, per le qualificazioni europee. Anzitutto focus sulla sicurezza dei direttori di gara. La conferenza stampa del ct, nel primo giorno di preparazione a Coverciano, è stata aperta infatti dalla presenza di due giovani arbitri vittime di aggressioni durante partite di Under 14 e Promozione: Andrea Arnone e David Bartolotta. L’invito è stato fatto per ribadire, da parte di Figc e Aia, il no alla violenza. ”Certe cose non devono più accadere – ha rimarcato Mancini.
Quindi si è entrati nel cuore dei temi legati alla Nazionale. ”Non parlerei – ha sottolineato il ct – di rinascita del calcio italiano perché ci sono tre nostre squadre ai quarti di Champions; sarebbe così se ci fossero 33 giocatori italiani nel Napoli, nel Milan e nell’Inter, ma siccome non può essere così ne basterebbero la metà”.
Sul fronte convocati, sarà intanto il portiere della Cremonese, Marco Carsenecchi, a sostituire il collega della Lazio, Provedel bloccato dalla febbre. L’estremo difensore grigiorosso era in ritiro con l’Under 21 a Roma.
Poi il ct ha chiarito su chi punta e su chi scommetterà. Netta la sua risposta: “Prima chiamo Pafundi poi tutti gli altri: è questo che penso quando faccio la lista dei convocati”. Il Mancio ha motivato così l’ennesima convocazione del giovane calciatore dell’Udinese che dalla fine dell’anno scorso ha disputato appena 9 minuti. “Pafundi – ha evidenziato – è un vero talento, crediamo molto in lui; ha qualità incredibili, ha 17 anni e la speranza è che possa giocare in A e stare in Nazionale per i prossimi 20 anni”. Perché lui sì e non Zaccagni? “Ho sempre detto – ha proseguito Mancini – che le porte della Nazionale sono aperte a tutti”. Zaniolo e Kean talenti che si stanno disperdendo? “Zaniolo ha ripreso da poco e non è ancora al massimo della condizione, se fa bene al Galatasaray verrà chiamato, e anche Kean spero possa migliorare”.


