Vi parlerò di un fenomeno

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Fra tutte le ciofeche che il Corriere della Sera e La7 (ergo Cairo) pagano, l’uomo che parlava alle bretelle è la splendida, plastica dimostrazione della legittimità della domanda: “ma questo che cacchio ci fa in quel posto?”.

Ci dev’essere qualche legge della fisica, della chimica, della termodinamica, dell’idraulica o della falegnameria che ha fatto sì che questo collezionista di figure di cacca, entrasse così prepotentemente nelle vite di chi guarda la televisione.
O fa parte di qualche occulto programma di controllo demografico, il solo vederlo secca le gonadi, oppure è stato messo lì per vedere l’effetto che fa e, dietro di lui, lavorano gli statistici. Fatto è che, alla ricerca di improbabili spiegazioni della sua passata (alla storia) linea dello “spezzare le reni ai russi”, fu capace di sparare minchiate al ritmo di un kalashnikov di ultima generazione.

Tutto quello che ha detto e scritto, è stato abbondantemente smentito dai fatti. Solo Sallusti gli sta al passo, in tema e numero di minchiate e figure di cacca, ma Sallusti è solo vagamente umano e risiede in Italia, mentre Rampini ha lo stigma del giornalista alla Larry King e vive negli USA (che cacchio ci faccia non è dato sapere).

Ha dimenticato in fretta previsioni e “dotte” affermazioni con le quali ci ha frastagliato le cose rotonde fino all’altro ieri. Se le dovesse ripetere oggi ci sarebbe una moria di polli, per le risate, che neppure la febbre aviaria. Ricordo ancora quando contestò le dichiarazioni di Papa Francesco sul non aver voluto evitare la guerra da parte dei gringos. Pontificò, con bretelle, sopracciglia e capelli allineati: “bah io ho la visione di ciò che succede nel mondo”. Pensai, ammazza quanto è ubiquo, “e alle cose che dice il Papa danno importanza solo gli italiani”. Gonadi secche, molte meno nascite.
Da qualche tempo si vede meno. Ma non sperate che stia pagando l’eccesso di minchiate, in Italia non funziona così, più ne dicono e più fanno soldi. Quando mia moglie vide il Larry King delle fanfullicchie per la prima volta, con quei capelli cotonati all’insù, esclamò: “Maronna quant’è brutt”. Non solo cara, non solo. Un bacione a mia moglie ❤️

Giancarlo Selmi