Giorgia Meloni non si vedeva in Parlamento da tre mesi.
Quando finalmente si è palesata, è scappata dalle sue responsabilità.
Poteva ad esempio spiegarci:
– perché il suo governo ha liberato uno stupratore (e mi riferisco al caso Almasri);
– perché ha fatto spendere 1 miliardo di euro per delle inutili strutture in Albania;
– perché sul caso Paragon, ossia il software che ha spiato politici, attivisti e giornalisti, il suo governo continua a non dare risposte chiare;
– perché il suo governo ha introdotto la norma che obbliga le pubbliche amministrazioni a condividere, senza controllo, i dati personali dei cittadini con i servizi segreti;
– perché la sua maggioranza si è spaccata in mille pezzi e continua a fare finta di nulla. In Europa, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno votato tutti diversamente il piano di riarmo della Commissione Ue e Ucraina;
– perché la sua maggioranza ha bocciato l’emendamento che destinava 6 milioni per la prevenzione tumori?
E l’elenco, credetemi, è molto lungo.
Ma Meloni, invece di rispondere dei suoi fallimenti, sposta il discorso su Ventotene per sviare l’attenzione.
E poi si lamenta pure che le opposizioni reagiscono.
La verità, cari miei, è che Giorgia Meloni è inadeguata al ruolo che ricopre e prima questa brutta esperienza politica finisce, meglio è. Per tutti noi e per l’Italia.
P.S. Premier Meloni, la prossima volta, invece di denigrarla, studia la storia!
