VIA LIBERA ALL’APPALTO PER LA FERROVIA DEL CENTRO NORD

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Finanziata con il contributo della Banca europea di ricostruzione e sviluppo, in coerenza con la programmazione concordata con il Governo Rama / Balluku, la futura strada ferrata collegherà la municipalità di Vore, collocata fra Tirana e Durazzo nel cuore dell’estensione industriale e terziaria del Paese, con Hani Hoti, al confine settentrionale con il Montenegro

Le Ferrovie Albanesi hanno aperto la gara competitiva che condurrà ad assegnare l’appalto per la ricostruzione del tratto compreso tra Vore e Hani i Hoti: nel bando così promulgato, sono previste le opere civili, gli impianti di segnalamento e le telecomunicazioni funzionali a garantire i più elevati standards di puntualità e sicurezza del tracciato e del servizio.

Rama/Balluku alla firma dell’accordo con Banca Bei 

Si tratta di uno dei progetti più importanti legati alla concretizzazione e alla rigenerazione di una rete nazionale di livello europeo di trasporti multimodali, integrata nei corridoi continentali e regionali e al servizio dello sviluppo economico e del benessere sociale, diretto e indotto, dei cittadini albanesi e delle comunità attraversate dal collegamento.

La vicepremier Belinda Balluku con il rappresentante di Banca Bei 

L’annuncio della gara è stato ufficializzato nel sistema degli appalti gestito dalla piattaforma della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS): la riattivazione di questa specifica linea ferroviaria della lunghezza di 120 chilometri, che ricongiunge l’area metropolitana di Tirana al confine con il Montenegro, connetterà strutturalmente l’Albania alla grande rete ferroviaria del vecchio Continente in base a quanto previsto dalla programmazione della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T) nei Balcani Occidentali per lo sviluppo dei servizi passeggeri e merci in Albania in un contesto ambientalmente favorevole e di neutralizzazione delle emissioni inquinanti del tradizionale trasporto privato.

Il costo totale del progetto ammonta a circa 356 milioni di euro, dal momento che lo stesso sarà co-finanziato da diverse Istituzioni finanziarie che hanno approvato in diverse fasi il piano dei prestiti a favore dell’Albania: per la precisione, 99 milioni di euro circa sono affidamenti erogati dalla BERS, altri 100 milioni provengono dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), e 133 milioni sono contributi agli investimenti da parte dell’Unione Europea.

Il programma infrastrutturale, oggetto di bando, prevede che la velocità dei vettori, che si muoveranno lungo il segmento da Vore a Hani i Hoti, sarà di 120 chilometri orari, quindi a regime sarà possibile, per pendolari, turisti e merci, attraversare la pianura occidentale e l’area centro-settentrionale del territorio nazionale in soli 120 minuti lordi – tenendo conto delle fermate alle stazioni e dei fattori climatici – grazie a linee ecologicamente pulite, in quanto elettrificate e messe a cantiere entro il 2025.

L’opera prevede la costruzione di 12 stazioni ferroviarie, un tunnel lungo 320 metri e la costruzione di 112 ponti: essa collegherà sette municipalità – Vora, Mamurras, Lac/Kurbin, Milot, Lezha, Scutari e Koplik – e permetterà il passaggio dal trasporto su gomma a quello su rotaia per 2,3 milioni di Cittadini e 900.000 tonnellate di merci.

L’investimento genererà risparmi in termini di tempo, costi operativi, sicurezza stradale e benefici di ecosistema; migliorerà la sostenibilità finanziaria del settore, consentendo l’uso efficace delle risorse al fine di aumentare la profittabilità del segmento ferroviario e ridurre i costi di manutenzione non solo dei binari ma altresì della parallela rete stradale ordinaria una volta decongestionata dal traffico veicolare privato (auto e mezzi pesanti).

La storica linea ferroviaria da Vora a Hani Hotit fu costruita in due fasi: da Vora a Lac all’inizio degli anni Sessanta, mentre da Lac al confine con il Montenegro nel 1985.

Da alcuni giorni è all’esame del Parlamento albanese il disegno di legge governativo di riforma degli assetti della società per azioni delle Ferrovie statali, con la divisione funzionale fra titolarità pubblica dell’infrastruttura e gestione manageriale dei servizio viaggiante.