Il via libera finale da parte della responsabile dell’Home Office, considerato scontato, arriva dopo che nel Regno Unito era stata completata la procedura giudiziaria sulla controversa vicenda dell’attivista australiano, fondatore di Wikileaks, che rischia di scontare in un carcere Usa una pesantissima condanna per aver contribuito a diffondere tramite la piattaforma online documenti riservati contenenti anche informazioni sull’operato delle forze americane in Iraq e Afghanistan.
“Oggi non è la fine della lotta. È solo l’inizio di una nuova battaglia legale” ha detto la moglie di Julian Assange, Stella Assange. La decisione del Regno Unito ha segnato “un giorno oscuro per la libertà di stampa e per la democrazia britannica”, ha aggiunto, “Julian non ha fatto nulla di male, non ha commesso alcun crimine e non è un criminale. È un giornalista e un editore, e viene punito per aver fatto il suo lavoro”



