Primo “Sì” da parte del Parlamento albanese al disegno di legge del governo Rama che punta a promuovere lo sviluppo primario e prioritario delle località in alta quota, risolvendo croniche questioni giuridico legali connesse alla titolarità degli appezzamenti e abbinando i titoli di proprietà all’impegno a completare gli investimenti programmati e a un piano di concessione di esenzioni fiscali statali e comunali valevoli per un decennio
Il numero due del dicastero dell’Economia, Cultura e Innovazione – audito dalla competente commissione parlamentare permanente sulle Attività produttive – ha affermato che “il progetto di legge denominato Pacchetto Montagna mira a promuovere lo sviluppo economico in 100 villaggi, attraverso l’attrazione di investimenti generativi di occupazione e migliorativi delle condizioni di vita dei residenti, oltre a proteggere gli ecosistemi più fragili e vulnerabili sotto l’aspetto ambientale”.
Durante l’esame del progetto di legge, l’onorevole Sokol Duma ha sottolineato che l’intervento legislativo proposto mira a fornire soluzioni giuridiche alle specificità presentate dall’attuale situazione del patrimonio immobiliare statale situato nelle zone montane: ciò avverrà attraverso la previsione di trasferire la proprietà dei beni fondiari, a tutt’oggi appartenenti al demanio dello Stato, collocati nelle aree di quota e posseduti senza titolo da entità private, con l’obiettivo di promuovere la crescita economica sostenibile delle stesse, favorire la migrazione di rientro e prevenire lo spopolamento.
Il progetto di legge definisce una serie di vantaggi per gli investitori che entreranno a far parte di questo pacchetto: “Si prevede – ha precisato il Viceministro – di dichiarare le zone montane come priorità di sviluppo. In tal modo, i beni statali posseduti senza titolo da soggetti privati in tali aree, nel rispetto delle norme e della legislazione per la pianificazione e lo sviluppo territoriale, saranno trasferiti tramite la vendita alla cifra simbolica di un euro, con certificato di proprietà che verrà ottenuto solo dopo il completamento del progetto di sviluppo. In merito a ciò le prime 500 entità che investiranno nell’economia montana saranno esentate su base decennale da quattro tipologie di tasse centrali e locali, ossia l’Irpef, la tassa sulle infrastrutture, l’imposta immobiliare e l’Iva”.
Il disegno di legge del governo Rama interviene laddove non potrebbe trovare applicazione la legge sugli investimenti strategici. Lo ha ribadito Duma in risposta ai rilievi delle minoranze parlamentari: “I proprietari terrieri che non lo sono, potranno effettuare investimenti secondo un nuovo regime di incentivazione, proprio perché i progetti inclusi nel Pacchetto Montagna non rientrano nel paniere di quelli agevolati dalle disposizioni sugli investimenti strategici. I piani di espansione economica saranno effettuati nelle zone montane con priorità di sviluppo approvate dai Comuni e dai loro Sindaci, e il programma dei 100 villaggi non è ancora terminato. Per questo motivo, vengono incoraggiati gli investitori ad aumentare l’imprenditorialità nei villaggi”, ha concluso il Viceministro.



