La rappresentante del Governo Rama, e del competente Dicastero per l’economia, la cultura e l’innovazione, ha confermato l’avvenuta approvazione dell’intesa da parte delle Commissioni Esteri del Parlamento Italiano, e comunicato gli importi che, a far data dal prossimo anno, saranno accantonati per fare fronte al diritto pensionistico di oltre mezzo milione di lavoratori albanesi e di diverse migliaia di cittadini Italiani trasferitisi in numero tutt’ora crescente nel Paese delle Aquile
Il Viceministro con delega all’Economia, Cultura e Innovazione del Governo Rama, onorevole Olta Manjani, ha confermato in data odierna che le Commissioni Esteri del Parlamento in Roma, hanno approvato l’emendamento che stanzia, in maniera stabile nel bilancio Italiano, i fondi applicativi della ratifica dell’Accordo fra la Repubblica Italiana e la Repubblica d’Albania in materia di sicurezza sociale, firmato a Roma il 6 febbraio scorso dai Ministri Antonio Tajani e Igli Hasani in vista della oramai certa approvazione da parte del plenum di Camera e Senato.
Per la precisione – ha aggiunto l’onorevole Olta Manjani, il cui ruolo nella complessa procedura dell’accordo binazionale è stato metodico e puntuale in ogni fase soprattutto negli ultimi due anni e mezzo – “è stato approvato un fondo da 12 milioni di euro per il 2025; 13,6 milioni di euro per il 2026; 13,1 milioni di euro per il 2027; 15,1 milioni di euro per il 2028; 17 milioni di euro per il 2029; 19,3 milioni di euro per il 2030; 21,3 milioni di euro per il 2031; e 23,4 milioni di euro annui per tutti gli anni successivi a partire dal 2032”.
In tal modo, diventa possibile attuare il pieno ricongiungimento in senso cumulativo delle carriere professionali e contributive maturate fra i due Paesi, attualizzare il montante dei contributi versati nello Stato in cui si è lavorato e portarlo in quello in cui si prosegue l’attività lavorativa e si elegge la nuova residenza. Andando quindi in pensione secondo i requisiti di quest’ultima.
Il progetto di legge di ratifica ha già ricevuto l’approvazione da parte del Parlamento albanese il 16 maggio scorso.
“L’ambito di applicazione di questo accordo – prosegue il Viceministro Manjani – comprende le prestazioni del sistema di assicurazione sociale obbligatoria, compresa l’assicurazione per la vecchiaia, l’invalidità e la pensione familiare, nonché l’assicurazione per malattia e maternità e l’assicurazione contro la disoccupazione involontaria”.
Sono oltre 500.000 i cittadini Albanesi in Italia che sono beneficiari diretti di questo accordo, e circa 4.000 i cittadini Italiani che hanno scelto di trasferirsi in Albania per proseguire le proprie attività lavorative, ma il loro numero è destinato a salire ancora.
Dal 2005 fino ai giorni nostri, l’Albania ha firmato una serie di accordi nel campo delle assicurazioni sociali, tra cui quelli con Turchia, Belgio, Ungheria, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Macedonia del Nord, Germania, Austria, Bulgaria, Canada, Romania, Kosovo, con la Confederazione Svizzera e con la Croazia.
Dovrebbero inoltre entrare in vigore gli accordi con il Montenegro e la Bulgaria, Mentre sono in corso le intese con Polonia e Serbia, e Paesi come Slovenia, Spagna, Danimarca, Moldavia ed Emirati Arabi Uniti hanno espresso il proprio consenso per l’avvio dei negoziati, e lo stesso si prevede che avverrà presto per la Francia.



