VICEMINISTRO YZEIRAJ: CONFERMATO CHE BANCA BEI APRIRÀ UFFICIO IN ALBANIA

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Il numero due del dicastero degli affari esteri del governo Rama, nel contesto della propria audizione presso la Commissione parlamentare per l’integrazione, ha ribadito che la Banca europea per gli investimenti inaugurerà una propria sede stabile e fisica a Tirana, che consentirà di massimizzare l’efficacia dei progetti volti a consentire al Paese delle Aquile di fruire della totalità dei fondi di coesione e di assistenza economica straordinaria messi a disposizione dalla Commissione di Bruxelles

Yzeiraj ha rappresentato, presso la Commissione del Parlamento albanese per gli affari europei, il disegno di legge governativo per accelerare la ratifica dell’accordo tra la Repubblica d’Albania e la Banca europea per gli investimenti, e avente appunto per oggetto l’apertura dell’ufficio di rappresentanza della BEI nel Paese delle Aquile. Il Viceministro ha sottolineato che “sulla base dell’accordo quadro del 1998, la BEI ha investito ovvero prestato finora al nostro Paese un controvalore che, attualizzato, si attesta all’incirca sui 458 milioni di euro, concentrati su progetti basati principalmente su infrastrutture energetiche,viabilistiche e idriche, diventando più di recente uno dei principali sostenitori dello sviluppo della nostra rete ferroviaria che interessa, in termini esecutivi e progettuali, gli assi fra Durazzo e Tirana, via aeroporto, e verso il confine settentrionale dell’Albania in direzione del Montenegro”.

L’accordo conferisce il diritto di aprire un ufficio fisico della BEI a Tirana, garantendo al personale che lavorerà in tale struttura le stesse tutele del corpo diplomatico attualmente riconosciute a chi opera nell’ufficio della delegazione dell’Unione europea in terra albanese.

Si tratta di un passo straordinario nel processo di integrazione: “La BEI e il proprio ufficio territoriale saranno profondamente coinvolti nella gestione dei fondi relativi al Piano straordinario di crescita, del valore di circa un miliardo per l’Albania, per seguire i progetti, controllare il rispetto delle scadenze e delle condizionalità e per facilitare l’assorbimento e il pieno utilizzo dei fondi così necessari. Ciò costituisce un grande sigillo di fiducia per il processo di integrazione comunitaria che intendiamo concludere nei prossimi anni, pur non riguardando direttamente le politiche di adeguamento della legislazione locale”.