VICEPREMIER BALLUKU: ENTRO IL 2035 L’ALBANIA AVRÀ 530 KM DI FERROVIE

0
45

La vicepresidente del Consiglio dei ministri del governo Rama, nel corso della plenaria conferenza odierna dedicata allo stato di avanzamento di progetti e cantieri sia su gomma che su rotaia, nella prospettiva iniziata nel 2013 e destinata a ricevere il punto di svolta nel corso del prossimo mandato esecutivo e politico amministrativo

(Fonte: Scan TV) “L’Albania ha intrapreso una nuova fase di sviluppo perché, se vogliamo parlare di avanzamento verso l’Europa, dobbiamo operare con gli stessi strumenti di un medio Paese della UE. Perciò dobbiamo ripristinare una consolidata storia nel settore ferroviario. Abbiamo ereditato 420 chilometri di strade ferrate che collegavano le principali città del territorio nazionale e che venivano utilizzati molto negli anni del regime isolazionista che aveva eliminato la proprietà privata e vietato l’utilizzo dell’auto come mezzo di trasporto. Una volta venute meno tali restrizioni, i cittadini albanesi hanno subito visto nella mobilità automobilistica privata una delle più vistose forme di emancipazione rispetto al passato, e ciò ha comportato il progressivo abbandono dell’opzione ferroviaria. Adesso, però, le esigenze sono nuovamente mutate, e lo sviluppo sia del turismo che di una rinnovata coscienza ambientale hanno riportato al centro il treno come vettore non secondario per gli spostamenti sia lavorativi che ricreativi”.

Il tracciato della ferrovia rossonera Durazzo/Pristina 

Il Governo Rama ha pertanto deciso di cogliere l’opportunità dei fondi europei per riattivare il sistema delle strade ferrate, che a consuntivo finale vedranno la propria estensione più lunga addirittura di cento chilometri rispetto alla situazione ereditata dallo scorso secolo: “Si è deciso di sostenere l’infrastruttura ferroviaria con i fondi strutturali comunitari – ha proseguito Balluku – Per quanto riguarda la ferrovia Tirana/Durazzo, a causa della lunga burocrazia e della iniziale mancanza di fiducia dei donatori, sono occorsi parecchi anni, fino al 2020, anno del bando di gara e della sua assegnazione, per ottenere il via libera alla costruzione del collegamento fra la capitale e la più importante città costiera del Paese, con l’aggiunta della variante che interconnette l’aeroporto internazionale di Rinas. A oggi è stato completato oltre il 75 per cento del progetto, che contiamo di consegnare eseguito entro la fine dell’anno iniziando contestualmente la costruzione degli edifici delle stazioni e il collocamento dei cavi di elettrificazione. Parliamo pertanto di un mezzo di trasporto efficiente, alla portata di ogni cittadino, cosicché nella primavera del 2026 saranno completati tutti i vari tasselli, dando il via a un sistema di mobilità completamente rinnovato e innovativo”, ha proseguito l’onorevole Balluku.

Nei prossimi dieci anni, “il nostro Paese disporrà di una moderna rete ferroviaria lunga 530 chilometri che collegherà il Nord al Sud e che ricomprende la linea Vore/Hani Hotit, un itinerario già esistente dalla zona metropolitana di Tirana verso Scutari e il Montenegro, utilizzata da diversi vagoni per il trasporto di merci in piccole quantità ma che, dopo l’iter burocratico, saremo pronti ad avviare con decorrenza dall’ultimo trimestre di quest’anno. All’inizio del 2026 verrà invece avviata la fase esecutiva della linea Durazzo/Rrogozhina mentre, sempre secondo le procedure già impostate, i lavori di ristrutturazione della linea da Rrogozhina a Pogradec, città lacustre al confine con la Macedonia del Nord, avranno avvio nel 2028”.

Le ferrovie nazionali diventano pertanto uno strumento per connettere porti e aeroporti nell’ottica dell’integrazione Europea e del soddisfacimento dei requisiti previsti dalla operatività dei grandi Corridoi continentali. “Poiché la costruzione del futuro Porto industriale e doganale di Porto Romano non è concepibile senza una ferrovia, per collegare il sito marittimo alle ferrovie Tirana-Rinas-Durazzo e Durazzo-Rrogozhina, sarà necessario realizzare questa linea di strada ferrata interna che completi il nodo infrastrutturale – ha proseguito Balluku – La stessa situazione si verifica in riferimento al complesso aeroportuale, poiché non si può immaginare di costruire uno scalo e di lasciarlo collegato solo tramite una strada o un’autostrada. Il trasporto pubblico è un’esigenza di ogni turista in Albania, quindi proprio come Rinas avrà un treno per Tirana o per Durazzo, così anche l’aeroporto di Valona avrà un binario che lo porterà a Vlora, un treno ad alta velocità e capacità, creando così due segmenti interni”.