Gli auguri della Vicepresidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica d’Albania a tutte le lavoratrici impegnate ai vari livelli e segmenti nelle filiere del settore energetico nazionale per garantire approvvigionamenti e forniture continuative al sistema produttivo e agli ambienti domestici e istituzionali
(Fonte: agenzia ATA) L’onorevole Belinda Balluku ha pubblicato oggi, sui propri social media istituzionali, un video contenente i messaggi delle lavoratrici impiegate nella compagnia statale Albanian Electric Power Corporation (Kesh), “testimonianza della forza, del sacrificio e dell’impegno lungo il percorso di sviluppo del Paese grazie al quale siamo usciti dalla palude delle crisi e delle paure”.
Adele Hajdaraj e Fabiana Kurmekaj, addette all’idrocentrale di Fierza: “L’energia che illumina il mondo nasce dalla forza e dall’amore delle donne. Così come noi manteniamo la stabilità del sistema energetico, le donne mantengono l’equilibrio tra famiglia e società”.
A seguire, le testimonianze rappresentative di quante lavorano nella centrale Hydropower di Vau Dejes. Angjelina Tanushi: “Le Donne sono per noi come il Sole, ci donano luce, calore e vita”. Albina Paluku: “Noi forniamo energia al Paese, ma sono le Donne a trasmettere luce alla vita”. Vjollca Tanushi: “Le Donne sono come la nostra rete energetica, imprimono potenza a ogni aspetto della vita”. File Bacaj: “Sono la fonte vitale più potente”. Albona Hoti: “Come le centrali idroelettriche generano energia, così le Donne generano forza illuminante quotidiana”.
Analoghe espressioni provengono dalle lavoratrici della idrocentrale di Koman che pone in dialogo Albania e Kosovo tramite il fiume Drin. Marije Rorlban: “Le Donne sono come una turbina instancabile”. Vjollca Agia: “In ogni trasformazione della vita, le Donne sono forza autentica e veridica”. Valbona Lleshi: “Un mondo senza Donne sarebbe come un sistema senza energia, impossibile da far funzionare”. Marije Nika: “Con l’energia produciamo vita, amore e forza”. Franga Kola: “Senza le Donne, né la vita né l’energia sarebbero le stesse”.
Si tratta di altrettante conferme della capacità inclusiva di un settore a torto considerato prettamente maschile, ma nel quale lo sviluppo tecnologico ha consentito una sempre maggiore capacità di assorbimento e di assunzione dei talenti tecnici e organizzativi di genere in condizione di perfetta parità di opportunità di partenza, ribadite dagli esiti delle chiamate di assunzione susseguitesi in special modo negli anni più recenti e grazie agli sviluppi formativi e alle campagne di sensibilizzazione e orientamento.







