Festeggia dieci anni di attività Giannitessari, la realtà vitivinicola di Roncà (Verona) che ha forgiato la propria identità operando sui Monti Lessini, Soave e Colli Berici. Gianni Tessari, classe 1963 di Brognoligo, frazione di Monteforte d’Alpone (Verona), ha iniziato giovanissimo a misurarsi con la viticoltura sperimentando nei vigneti di famiglia e firmando già dagli anni Ottanta etichette di successo nel Soave e nella Valpolicella
Nel 2013 decise di intraprendere una nuova e personale avventura nel mondo del vino: “L’azienda è nata dall’incontro tra la mia esperienza come produttore, maturata attraverso il confronto con differenti territori e stili, e l’opportunità di lavorare con varietà e terroir diversi ma complementari” spiega Tessari, ricordando che “i primi anni sono stati un crogiolo di prove, esperimenti, analisi delle situazioni esistenti al fine di creare e proporre la migliore sintesi di ogni denominazione”.
Per la Doc Soave, già affermata, Gianni Tessari spiega di aver cercato di alzare ulteriormente l’asticella qualitativa puntando sulle caratteristiche specifiche che la Garganega esprime in ciascun vigneto, mentre per la meno nota e più recente Lessini Durello ha scelto di produrre spumanti metodo classico. La strada imboccata per i Colli Berici si è soffermata sull’autoctono Tai Rosso e su un blend delle migliori uve per ottenere un Colli Berici Rosso.
Nel corso di questi dieci anni la Cantina è cresciuta sotto il profilo produttivo ma anche dell’organico, e al fondatore si è affiancato un secondo giovane enologo, Marco Dugatto, e un referente per l’”hospitality”, oltre all’ingresso della figlia maggiore di Gianni, Valeria Tessari, nel ruolo di responsabile commerciale.
“La sfida futura non si limita alla sfera aziendale e non riguarda l’aspetto produttivo, consiste nel riaffermare e consolidare il valore delle Denominazioni, sia nei vecchi che nei nuovi mercati” precia Valeria Tessari, aggiungendo che “di pari passo diamo sempre più centralità al tema del rispetto per il territorio e le persone che lo abitano, una vera necessità in virtù della quale stiamo facendo dei cambiamenti strutturali, dalla gestione del suolo a quella energetica in produzione. Dal 2021 abbiamo acquisito anche la certificazione per la trasformazione biologica”.


