Violante: “Meloni vuole costruire un partito conservatore. Obiettivo positivo anche per la sinistra”

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I dirigenti politici devono costruire il futuro del Paese. Devono riuscire a superare i muri del passato, certe barriere identitarie, capisco che è faticoso ma va fatto uno sforzo”

. Il giorno dopo il 25 aprile Luciano Violante, ex presidente della Camera, ex magistrato, un lungo trascorso da parlamentare, Ds e poi Pd, presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, ribadisce ciò che ha detto i giorni precedenti. E quel che la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato, citandolo, in un passaggio della sua lettera al Corriere della Sera. Il tema è quello della “concordia nazionale” e l’invito alle parti politiche, ribadisce Violante, è quello di vivere la Festa della Liberazione come una “festa di tutti, la destra si deve liberare dell’idea che sia una festa comunista e la sinistra deve liberarsi da una idea proprietaria di questa festa, se si allargano i confini è meglio per tutti”. Insiste.

Immaginava di essere citato?

“No, non ci ho pensato”

E cosa ha pensato quando ha letto il passaggio della lettera che ricordava il suo “memorabile discorso di insediamento da presidente della Camera quasi trent’anni fa”?

“Non ho pensato niente, mi dovevo emozionare?”

Dopo questo 25 aprile qual è l’impressione? Progressi per il prossimo anno sulla via della “concordia”? 

“Bisogna aspettare, vedere che succede. Non vorrei che poi il 26 aprile 2024 ci ritrovassimo daccapo”.

È probabile?

“Non so vediamo. Però trovo che ci sono vicende, come quella delle foibe, per la quale c’è un rispetto maggiore dalle parti. Sul quel versante, ad esempio, si sono fatti passi avanti rispetto al passato. Sulle foibe il passo avanti è stato fatto dalla sinistra, adesso su questo altro tema credo che il passo avanti debba essere fatto dalla destra.

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