Un piccolo tour per conoscere da vicino questo Patrimonio Unesco
CHARTRES – Dopo averla conosciuta da lontano, virtualmente visitata, studiata e lungamente “inseguita”, finalmente in un caldo giorno di questa estate rovente abbiamo avvicinato ed approfondito quel capolavoro in perfetto stile gotico che è questo monumento unico, a soli 90 km da Parigi: la Cattedrale di Chartres!
Parliamo subito di alcuni piccoli inconvenienti per passare poi a descrivere solo meraviglie e bellezze che suscitano stupore, ammirazione e arricchimento culturale con pochi uguali.
Sfortuna ha voluto che non si sia potuto “percorrere a piedi” il famoso labirinto, perché proprio quel venerdì – opportunamente scelto e ben programmato – era stato annullato lo spostamento delle sedie che negli altri giorni della settimana lo ricoprono; inoltre, il bel “gioco” di luci serali che illuminano la chiesa e gli altri monumenti della città è stato guastato da un improvviso acquazzone.
Infine, il relativamente recente restauro ci è parso aver messo gli interni un po’ troppo a nuovo, mentre fortunatamente l’esterno ha conservato tutto il suo antico fascino storico-architettonico.
La cattedrale Notre-Dame di Chartres è il celebre e principale luogo di culto cattolico di questa città, posta nel dipartimento dell’Eure-et-Loire, nel nordovest della Francia, basilica minore e sede vescovile dell’omonima diocesi, uno degli edifici religiosi più importanti del mondo ed una delle più perfette costruzioni gotiche. Ad onor del vero, al suo prevalente stile gotico, si affiancano quello romanico e l’alto gotico. E’ un luogo ricco di storia, arte e spiritualità, che continua ad affascinare visitatori di tutto il mondo perché, tra l’altro, è in un ottimo stato di conservazione, specialmente nelle sculture e nelle vetrate.
Infatti, possiede le più importanti vetrate al mondo risalenti al XIII secolo, che presentano un colore blu particolare e inimitabile, noto come “blu di Chartres”.
Comprese le rosette, le 176 vetrate coprono una superficie di ben 2600m² e raffigurano principalmente santi, personaggi e storie della Bibbia: Noè, Giuseppe, il buon samaritano, il figliol prodigo…
Alcune, risalenti addirittura al XII secolo, si sono salvate dall’incendio del 1194 che portò al rifacimento gotico della chiesa: le più vecchie risalgono all’epoca dell’abate Suger (circa 1140) e sono tra le più antiche al mondo.
Una delle più belle (la Notre-Dame de la Belle Verrière – Nostra Signora della Bella Vetrata) rappresenta una Madonna col Bambino circondata da angeli, ed è stata realizzata intorno al 1180.
Il tutto è stato concretizzato con il contributo di molti – re, vescovi, artigiani, operai specializzati (i “compagnons”, riuniti in confraternite, alcuni dei quali hanno lasciato incisi, sulle pietre o sulle travi, dei segni che sono le loro firme) – sotto la guida esperta di architetti che usarono tecniche costruttive sapienti e tuttora in parte segrete.
Le tante finestre sono state realizzate grazie ai contributi di antiche famiglie feudali francesi, tra cui i conti di Chartres, e della casa reale.
La composizione della facciata settentrionale (rosone e finestre con storie di Maria ed antenati) è stata donata da Bianca di Castiglia, madre di Luigi IX di Francia, mentre le finestre del transetto opposto furono donate dal duca Pietro I di Bretagna.
La complessa architettura del sito, osservata con attenzione, risulta molto interessante, per una struttura lunga 130 metri, larga 32, alta 34 (113 metri nel suo punto più alto), con la navata centrale lunga 74 metri, alta 37 e larga 16,40. Ben 200 statue adornano l’articolato recinto del coro.
Qualche ricerca ha evidenziato in essa la presenza, e la volontà, dei Templari e del loro potere nel realizzarla, Templari che avrebbero impiegato studi e tecniche esoteriche. Comproverebbe ciò l’ampia ricchezza ed il fascino di particolari e i molti elementi con legami matematici e geometrici che rimandano a culture lontane, alchemiche ed iniziatiche.
La chiesa è stata costruita in pietra calcarea in uno stile a cui si sono ispirati molti edifici sacri moderni (ad esempio anche la cattedrale dedicata a san Luigi a Vientiane – Laos).
Rispetto al gotico coevo mostra innovazioni nei portici alti e nel triforio (galleria ricavata nello spessore delle mura) posto sotto le finestre dell’enorme e stretto cleristorio (parete finestrata).
Lo spazio interno è articolato sull’elemento “tre”. Tre ordini, con le arcate, il triforio e la parete finestrata. Il piano inferiore, o arcata, è costituito da una serie di archi a sesto acuto che riempiono la navata, il transetto e il coro; archi che sorreggono il triforio, stretto loggiato orizzontale con una fila di eleganti colonnine.
La parete finestrata prende luce da una serie di ogive, sormontate da un piccolo rosone.
Il soffitto a volte rettangolari quadripartite è diviso da nervature a croce con pietre tonde scolpite nell’incavo. Questa strutturazione tipicamente gotica ha permesso di costruire un edificio più alto, ma anche di allargare le pareti e riempirle con vetrate “come le mura della Gerusalemme celeste” ( Apocalisse XXI, 19-20 ).
Un’altra sua eccezionale ricchezza sono i ben nove portali, con sculture del XII e XIII secolo, e le sue torri che dominano la città e tutta l’area circostante la piana della Beauce, risultando visibili da molte decine di chilometri di distanza.
La cattedrale di Chartres è un ricco luogo di pellegrinaggio anche oggi molto frequentato, grazie al rinnovato interesse per il cammino di Santiago di Compostela di cui è una tappa per i pellegrini che vengono per la via di Parigi.
Fra le tante cose mirabili custodite al suo interno segnaliamo il Velo della Vergine qui conservato. Si tratta di una reliquia molto importante donata nell’876 alla cattedrale da Carlo il Calvo, imperatore del Sacro Romano Impero.
Secondo la tradizione questo velo è la camicia che portava Maria al momento dell’Annunciazione, quando concepì il Verbo.
Dopo l’incendio della vecchia chiesa del 1194 venne ritrovato intatto: fatto interpretato come la volontà della Madonna di volere una chiesa più grande per la sua reliquia. Così fu: tutta la popolazione aderì con convinzione e rapidità all’appello per edificare la nuova cattedrale.
La reliquia – un tempo conservata in una cassa di grande valore – fu poi ricollocata insieme con preziosi gioielli che vennero venduti durante la Rivoluzione. Non solo, il velo fu tagliato in diverse porzioni, che vennero vendute. Oggi la parte rimasta è esposta in una “zona d’ombra” che a molti sfugge del deambulatorio, nel lato nord, in una delle cappelle absidali.
La cattedrale è classificata dal 1862 come monumento storico di Francia e dal 1979 Patrimonio Unesco dell’umanità.
Infine, segnaliamo il labirinto, un “tesoro” costruito nel XIII secolo sul pavimento della navata centrale: in una circonferenza di 12,85 metri è inserito un percorso tortuoso di 261,5 metri rappresentante simbolicamente il cammino/pellegrinaggio che l’uomo deve percorrere per arrivare a Dio (al centro).
A Chartres ogni venerdì della settimana – se non lo trovate eccezionalmente occupato da sedie come è successo a noi – il labirinto può essere percorso in silenzio, con passo lento e senza fermarsi dalle 10 alle 17 a partire dalla quaresima fino al 1° novembre.
Una curiosità italiana: la riproduzione del labirinto di Chartres è incisa su uno dei pilastri prossimi all’entrata nella cattedrale di Lucca.
Alcune curiosità generali.
La cattedrale ospita la cripta più grande di Francia in un’area che conserva le fondamenta di precedenti costruzioni e un pozzo antico, anch’esso oggetto di venerazione.
La chiesa è stata oggetto di imponenti restauri, che hanno riportato alla luce i colori originali delle decorazioni interne (come abbiamo detto in qualche caso “troppo”) e delle vetrate.
Oltre al labirinto, come abbiamo già accennato parlando dei Templari, la cattedrale è ricca di simbolismi geometrici e numerologici, che rimandano a tradizioni antiche e concezioni cosmologiche.
Informazioni pratiche. Telefono: +33.237.21.59.08
Le visite individuali sono gratuite e libere – con possibilità di noleggiare le video guide plurilingue presso la boutique situata all’entrata principale in cattedrale. I martedì, venerdì e domeniche di luglio ed agosto l’apertura può essere prolungata fino alle 22 nel caso di serate particolari (Soirée Autrement).
Orario di apertura (in generale): dalle 8:30 alle 19:30 dal martedì al sabato, chiusa la domenica mattina e nei giorni festivi. Coordinate: 48°26′52″N 1°29′16″E.
Sito web: cathedraledechartres.fr
Nella composizione fotografica – di proprietà dell’autore – il Portale facciata nord o “Portale dell’Alleanza” – (1205/1210): un insieme di tre portali scolpiti che rappresentano scene dell’Antico Testamento e della vita della Vergine Maria.
Accanto, la vetrata della facciata settentrionale nota per il blu di Chartres (XIII sec).
Questa è la più famosa, nota come “Nostra Signora della bella vetrata”, è sopravvissuta all’incendio del 1194 che ha quasi raso al suolo l’edificio preesistente.
Al centro c’è la figura della Vergine Maria con una veste di un intenso blu cobalto. È seduta su un trono sorretto da angeli, e lo Spirito Santo, simboleggiato da una colomba, vola al di sopra della sua testa.
Franco Cortese Notizie in un click luglio 2025



