I ciclisti? Mi piacciono solo quando vengono investiti». È l’ultima provocazione firmata Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale e consigliere regionale lombardo per Fratelli d’Italia. Feltri è intervenuto ieri nel corso dell’evento «La grande Milano. Dimensione smart city», un’occasione anche per fare il punto sul tema della mobilità.
Dall’inizio dell’anno, sono stati cinque i ciclisti che sono morti lungo le strade della città. Contro le parole di Feltri è insorta l’opposizione. «Spiace che una persona come lui, che ha anche un ruolo istituzionale, si lasci andare a ciniche provocazioni che in questo caso offendono la memoria di cittadine e cittadini che hanno perso la vita», commenta il capogruppo del Pd al Pirellone Pierfrancesco Majorino.
Nonostante le polemiche, Feltri non si pente. Nessuna retromarcia. «Non me ne frega assolutamente nulla di quello che ho detto e che dicono di me», risponde al telefono al Corriere . «Uno potrà pensarla diversamente da me, ma siamo in Italia: si potrà essere liberi di dire quello che si vuole?». E torna sulle ciclabili: «Non si può bloccare Milano per favorire chi va in bicicletta».


