Il brano “Vuoto a perdere” vuole essere un momento di leggerezza, una sorta di inno alla gioia che si sviluppa attraverso una semplice melodia su un ritmo incalzante e ballabile fin dalle prime note
Nel testo sono presenti espliciti rimandi all’infinito gioco della seduzione, un elemento intrinseco all’esperienza umana che va ben oltre le relazioni amorose. Un codice dell’attrazione che ritroviamo in diversi ambiti della nostra vita. Siamo infatti costantemente attratti da forze che ci spingono verso un’altrove, verso realtà nuove e sconosciute che ci disorientano, ma al tempo stesso ci affascinano, spingendoci oltre. Il tutto sembrerebbe tradursi nell’aspirazione che ognuno di noi ha ad ottenere qualcosa che ci manca che non possediamo, ovvero a desiderare. Ed è proprio il desiderio a muovere la seduzione.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Vuoto a perdere vuole essere un invito a lasciarsi sedurre dalla vita, a non smettere di desiderare, a mantenere viva la curiosità che dà senso alla vita stessa.”
Biografia
Roberto Quassolo nasce a Pavia il 02-05-1974. L’interesse per la musica già presente nei primi anni di vita si trasforma in una vera e propria passione all’età di 14 anni, momento in cui il giovane artista s’approcciava ai grandi classici della musica rock internazionale, Deep Purple, Led Zeppelin, Jetrho Tull, ma anche ai PFM, New Trolls ed i grandi cantautori italiani. Si trova così ben presto ad esibirsi in numerosi locali della provincia, lasciando da subìto intravedere quale potesse essere il proprio potenziale artistico, riscontrando diversi consensi.



