Dalla maggioranza si sollecita un impegno maggiore a livello nazionale, le opposizioni rilevano discrepanze nei conti
“Nel corso del 2023 i distretti hanno utilizzato risorse pari a 477 milioni a fronte dei 494 milioni assegnati (18 sono stati assegnati a fine dicembre 2023 e, quindi, utilizzabili effettivamente nel 2024). I residui finali passano dai 16,7 milioni registrati a fine 2022 ai 15,8 milioni (residui effettivi) a fine anno 2023: solo alcuni distretti mantengono un livello elevato di risorse residue a fine 2023, concentrati, in particolare, nella provincia di Reggio Emilia, dove si concentra oltre un terzo dei residui di tutta la regione, e nella provincia di Ferrara.
Il quadro complessivo dimostra che nel corso del 2023 sono state spese più risorse rispetto a quelle assegnate, i residui presenti a inizio 2023 sono calati e a fine 2023 restano poco più di 1,7 milioni di euro.
Assieme ai fondi nazionali si è, quindi passati, da un’assegnazione al territorio di 505,72 milioni di euro del 2020 ai 562 milioni di euro del 2024, che sommati a quanto assegnato a fine 2023 e messo a disposizione dei territori per l’annualità 2024, portano le disponibilità complessive per il settore a un totale di 580 milioni nel 2024″.
L’assessora regionale al Welfare, Isabella Conti, interviene in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Gian Carlo Muzzarelli) sulla gestione del fondo regionale per la non autosufficienza sul 2023.
Conti prosegue sugli obiettivi: “Abbiamo puntato, in primis, alla domiciliarità, all’integrazione sociosanitaria, alla governance intesa come partecipazione e alla programmazione collegata a risorse, tempi e criteri”. Conclude Conti: “Per il 2025 sono programmati nuovi investimenti con risorse pari a 556 milioni di euro”.
Rimarca il presidente Muzzarelli: “Siamo impegnati a mettere ogni risorsa per la sanità e il welfare, prendendo anche atto però che si richiedono nuove risposte più personalizzate. L’età media degli emiliano-romagnoli continua ad aumentare, un dato che conferma la buona qualità del sistema sanità e welfare regionale, ma serve un impegno sempre maggiore”.
Per Priamo Bocchi (Fratelli d’Italia) “c’è discrepanza tra fondi assegnati e fondi impiegati, servono quindi chiarimenti”. Conti, in risposta, riferisce che c’è stato un rinvio a Reggio Emilia sull’utilizzo di risorse, per il ritardo, in particolare, dell’apertura di una residenza per anziani a Casalgrande.
Per Maria Costi (Partito democratico) “è importante sapere già a inizio anno l’entità delle risorse per i territori, per la programmazione sugli investimenti”.
Per Fabrizio Castellari (Partito democratico), sul tema, “le risorse regionali investite sono importanti, è necessario che ci sia lo stesso impegno anche a livello nazionale”.
Andrea Costa (Partito democratico) rileva che “le risorse sulla non autosufficienza in Emilia-Romagna negli ultimi cinque anni sono raddoppiate, serve però un ulteriore impegno per sostenere i territori, riservando poi una quota delle risorse all’innovazione”.
Per Valentina Castaldini (Forza Italia) “il tema dei residui va valutato, in maniera rigorosa, dalla Regione Emilia-Romagna, serve capire come sono state gestite nel passato queste risorse”.



