WESTERN BALKANS, PER PRIVATI E ASSOCIAZIONI DEBUTTANO GLI AIUTI IN TAGLIO MINI

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Si tratta di una iniziativa attraverso la quale il Western Balkans Fund punta a raggiungere una sempre più ampia platea di beneficiari meritevoli, tra soggetti individuali e associativi, grazie alla concessione di sovvenzioni di taglio unitario pari a 5000 e rispettivamente a 10.000 euro, erogabili al di fuori e quindi in aggiunta ai tradizionali bandi periodici che vengono indetti 5 volte all’anno e che mettono a disposizione risorse singolarmente maggiori

Questo particolare programma, a carattere micro economico ma a impatto sociale diffuso e capillare nel contesto della macroregione, è denominato “Move” e risponde alla finalità di essere più veloce e fruibile a beneficio di quanti intendano realizzare attività progettuali con ricadute immediate nelle proprie comunità di riferimento e in collegamento tra le stesse.

La finalità del Western Balkans Fund, che recentemente ha convocato a Tirana gli stati generali femminili nel segno del forum “Unstoppable” – avviato dalla Ministra albanese degli Esteri Olta Xhacka e dall’Ambasciatore giapponese Takada Mitsuyuki – sono infatti quelle di offrire sostegno economico puntando sulla interconnessione dei Paesi facenti parte dei Balcani occidentali, in una visione rafforzativa del cammino di integrazione europea e della filosofia alla base del processo di Berlino.

Esattamente i concetti che sono stati ribaditi dal direttore generale Gjergj Murra – avente sede in Tirana – intervenuto alla riunione plenaria di Budapest nel corso della quale ha evidenziato i numeri a consuntivo del Western Balkans Fund, in sigla WBF: oltre 150 progetti, 1700 richieste di finanziamento, 5800 soggetti a diverso titolo coinvolti, interessati e beneficiari.

“Il fondo per i Balcani occidentali – ha dichiarato il direttore Murra – si caratterizza e qualifica per il proprio “potere sottile”, capace di creare legami e comunioni e interconnessioni forti una volta che si siano instaurate. Interconnessioni capaci di mettere fine all’isolamento fisico, infrastrutturale ed energetico di intere comunità, promuovendo azioni strategiche e sostenendo la buona gestione e il buon management quotidiano”.

Il WBF, sulla forza delle cifre esposte, si prefigge di essere ancora di più un catalizzatore di donazioni internazionali, e in tal senso il direttore generale Murra ha esortato la platea dei donatori a una più significativa e forte presenza nell’area balcanica, rivelatasi una fucina progettuale e gestionale di alto livello da Tirana a Belgrado, da Pristina a Skopje, fino alle zone più remote e di primo acchito più marginali della macroregione.

Proprio per la similitudine dei fini, e in ragione degli eccellenti risultati prodotti in ultimo con il forum femminile Unstoppable, al WBF, nelle persone degli alti funzionari Klevis e Juliana basati nel quartier generale della capitale albanese, è stato fatto omaggio di un volume di pregio con dedica del Manuale di navigazione delle fondazioni bancarie del Professor Beppe Ghisolfi, Banchiere internazionale e consigliere di amministrazione dell’istituto mondiale delle casse di risparmio.

Le fondazioni di origine bancaria, finalizzando localmente una quota significativa della redditività delle Banche partecipate o controllate, rappresentano una delle più importanti categorie di donatori di interesse pubblico e sociale sussidiario. Attualmente, nel Paese balcanico non esiste questa tipologia di azionista istituzionale, ma il dibattito è in corso e promette di accelerare nella prospettiva del cammino di adesione dell’Albania e della Macedonia del Nord alla UE.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI