WOA, A TETOVO UN SUMMIT PER LA PACE CHE VALE PER TRE

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Il cancelliere plenipotenziario Giuseppe Prete, a seguito del congresso celebrato ieri mattina nella Repubblica della Macedonia del Nord all’hotel Mercure di Tetovo, coadiuvato dal Consigliere Jacopo Dozio e dal collaboratore Alfio Colavecchio si è recato subito dopo nella vicina municipalità rurale di Tearce per un colloquio ufficiale con il Sindaco Nuhi Neziri funzionale all’avvio dell’iter di un patto di amicizia e gemellaggio nel segno del dialogo sistemico economico, sociale, culturale

Il distretto di Tetovo, 84.000 abitanti che salgono a 124.000 residenti di comprensorio, fa parte della regione statistica del Polog, dove risiedono oltre 250.000 persone gravitanti, a livello urbano, sui Comuni di Tetovo, appunto, e di Gostivar.

La circostanza della caratteristica del Polog come regione albanofona del territorio statale macedone, in virtù della sua diretta prossimità geofisica al Kosovo a nord e all’Albania a ovest, assume un simbolismo molto forte nel contesto della missione costitutiva degli ambasciatori per la pace riuniti nella WOA e confluiti nei Balcani occidentali per la terza assise congressuale consecutiva dopo quelle svolte con analogo successo di adesioni e di attestati prima a Tirana e poi a Pristina.

Missione che, valorizzando la radici storiche, le complementarietà economiche e il dialogo interreligioso che rappresenta a propria volta un unicum identificativo nel west Balkans, si prefigge di offrire alle Istituzioni decisionali, governative e diplomatiche, un appassionato contributo sussidiario al rafforzamento dei lungimiranti progetti in atto volti alla creazione di uno stabile spazio comune sovranazionale di cooperazione tra i Paesi limitrofi di una macroregione fondamentale da almeno due punti di vista: il consolidamento in via definitiva dei livelli di sicurezza e di stabilità per l’intero Continente europeo, inteso nella sua connotazione geografica più ampia e inclusiva; e il perfezionamento delle strategie, fatte proprie dai governi della UE e dalla Commissione di Bruxelles dopo lo shock pandemico del 2020 e bellico del 2022, orientate all’accorciamento delle filiere produttive e alla reindustrializzazione dei territori di prossimità alle case madri manifatturiere.

In un simile contesto, la particolarità macedone e dell’area del Tetovo, compreso quindi il Comune di Tearce, fa sì che si possano attuare, con un rilevante beneficio di impatto sociale, occupazionale e di modernizzazione dei mercati, programmi e progetti di collaborazione Italo balcanica in ambiti qualificanti come la produzione agroalimentare, con una speciale attitudine ai piccoli frutti e al lattiero caseario, la lavorazione del legno, lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, sia alternative che tradizionali, le costruzioni edilizie e infrastrutturali.

Obiettivi facilitati dalla cooperazione tra i Governi dei Paesi della Regione – a partire da Open Balkans – e dal comune sentiero di negoziato ufficiale con Bruxelles avviato un anno fa dai primi ministri Edi Rama per l’Albania e Dimitri Kovacevski per la Macedonia del Nord.

La nostra redazione è stata molto onorata di seguire ogni singolo passaggio, trascorso, presente e prossimo, della WOA nel contesto balcanico, poiché il traguardo della piena inclusione della complessiva area sovranazionale estesa oltre l’Adriatico nelle istituzioni europee, è determinante per tendere a quel Mediterraneo allargato che crea dialoghi e previene divisioni.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI