World Acquatics: INSIEME FUNZIONA TUTTO AL MEGLIO

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L’infallibilità delle collaborazioni strette che durano nel tempo. Acquatic Team Freedom, Regione Sardegna, Federnuoto Sardegna, Comune di Golfo Aranci e ovviamente la World Acquatics formano ormai un’intesa indistruttibile che mira a fare del bene allo sport, all’economia, al territorio, al turismo

La Gallura, per la terza volta consecutiva, è diventata il polo d’attrazione del fondo a cielo aperto internazionale perché ha fatto vedere cose egregie nelle due precedenti edizioni della Coppa. Si chiuderà nel nord Sardegna con le premiazioni finali un circuito iridato che ha toccato l’Egitto (Soma Bay), la Spagna (Ibiza) e Setubal (Portogallo)

Ma non basta avere a disposizione un campo gara fantasmagorico con tanto di fauna marina che vezzeggia i giulivi nuotatori, sguazzanti su acque trasparenti baciate da una terraferma ancor più in sintonia con madre natura.

Occorrono dosi massicce di generosità, altruismo e una forte capacità di lettura costante di ciò che il prossimo va ricercando in modo da assecondare in pieno i suoi desideri.

Silvia Fioravanti e Danilo Russu, rispettivamente presidente della società organizzatrice Acquatic Team Freedom e numero uno della FIN Sardegna vanno fortemente d’accordo perché hanno un modo comune di operare e rendere i loro progetti appetibili agli occhi di chi può concretizzare certi sogni nel cassetto. Ed è così che l’Assessorato del Turismo Artigianato e Commercio della Regione Sardegna e la Municipalità figarese li hanno ritenuti molto interessanti e soprattutto idonei a reiterare l’ospitalità alla Coppa del Mondo.

E ogni anno che passa il programma si arricchisce, specie nei suoi aspetti collaterali. Le 10 chilometri maschile e femminile (1600 metri da coprire in sei giri) sono nuovamente corroborate dalla staffetta mista, ma ad esse si aggiungono gli strepitosi knockout maschili e femminili ovvero tre fasi di gare consecutive (1500m, 1000m e infine 500m) in cui gli ultimi arrivati vengono eliminati lasciando così i migliori nell’ultimo step da mezzo chilometro.

E la possibilità di gustarsi in diretta queste spumeggianti vicende attraverso i potenti mezzi della Rai è un altro aspetto che gratifica il poderoso lavoro espresso dai padri fondatori che, nei loro obiettivi, la parte agonistica deve andare a braccetto con altri messaggi preponderanti che catturino l’attenzione sia della popolazione sarda, sia dei potenziali vacanzieri di tutti i continenti.

Sarebbe bello se in futuro la Federnuoto Olimpica e quella Paralimpica riuscissero ad organizzare, in contemporanea con i campionati del mondo paralimpici che hanno sede in Sardegna, anche una manifestazione analoga con gli atleti con disabilità intellettiva e relazionale che fanno a capo alla FISDIR. A quanto si dice non è fantascienza, potrebbe proprio accadere a breve.