Il documento sulla nuova visione dell’agricoltura e dell’alimentazione Europea, presentato dalla Commissione UE il 19 febbraio scorso, “manca di ambizione e di lungimiranza” e in esso manca “una chiara spinta al cambiamento” e vi si ritrova invece “una pericolosa sottovalutazione dei problemi ambientali e sociali”
. E’ il parere di 11 associazioni italiane (AIAB, ACU-Associazioni Consumatori Utenti – AIDA-Associazione Italiana di Agroecologia, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biodinamica, FIRAB, GreenPeace Italia, Lipu, ProNatura, Rete Semi Rurali, Terra!, WWF Italia) che, unendosi alle analisi delle ONG di conservazione della natura, dell’agroecologia e dei consumatori europei, esprimono insoddisfazione per un documento definito “miope” e che punta “solo sulla competitività delle imprese a breve termine”.
Il documento della Commissione UE, spiegano le associazioni, non cita mai gli obiettivi delle due Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, “ignorando che i problemi ambientali e sociali che li hanno motivati restano senza soluzioni ed avranno certamente impatti negativi sull’agricoltura dei 27 Paesi europei dell’Unione, in primis per le piccole e medie aziende, che continueranno inesorabilmente a chiudere”.
“Ancora una volta – sottolineano le associazioni – ha prevalso la volontà di mantenere lo status quo in difesa degli interessi delle grandi aziende e corporazioni agricole a spese di tanti medi e piccoli agricoltori europei”.



