Yara Gambirasio. “Nessuna frode processuale e nessun depistaggio”

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Gli avvocati di Massimo Bossetti si erano rivolti alla magistratura veneziana per verificare la corretta conservazione di quei campioni biologici, nella speranza di poterli un domani utilizzare per chiedere la revisione del processo che ha portato alla condanna all’ergastolo del muratore di Mapello. I magistrati veneti avevano quindi iscritto nel registro degli indagati il presidente della corte d’assise di Bergamo e il funzionario responsabile dell’ufficio corpi del reato. Oggi la richiesta di archiviazione.
Per gli inquirenti non è stata commessa alcuna violazione di legge.
Quarto Grado ha potuto verificare che il contenuto di quelle provette è stato prima congelato e poi scongelato e attualmente si trova conservato a temperatura ambiente in una scatola nell’ufficio corpi del reato del tribunale, in via Borfuro a Bergamo.
(Aggiornamenti di Giorgio Sturlese Tosi). #Quartogrado