Zaki: “La mia battaglia per i diritti umani non si ferma”

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Dopo l’arresto, tutto è cambiato

La mia storia è diventata un caso internazionale, soprattutto grazie alla mobilitazione dei cittadini italiani e bolognesi: questa è stata la chiave per la mia libertà”. Così Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna ancora sotto processo in Egitto, in un’intervista a Quotidiano Nazionale

“Da sette anni porto avanti la mia battaglia per i diritti umani – aggiunge – e non c’è mai stato un momento, prima, durante e dopo il mio arresto in cui io abbia pensato di rinunciare“.

Nell’intervista Patrick Zaki aggiunge: “Sapevo che i miei colleghi universitari avrebbero potuto fare qualcosa di importante per la mia liberazione. Non avrei mai immaginato, però, di vedere migliaia di persone invocare a gran voce il mio nome per le strade di Bologna e dell’Italia intera”.

Nei giorni scorsi lo studente ha avuto per la prima volta la possibilità di difendersi: “Insieme ai miei legali, ho voluto spiegare punto per punto tutto quello che pensavo.

È una grande soddisfazione