Lo ha denunciato di nuovo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando davanti al Parlamento di Vilnius, dove ha riferito che “quasi ogni giorno” si trovano nuove fosse comuni nelle zone dalle quali si sono ritirati i militari russi. “Migliaia di vittime, centinaia di casi di tortura brutale. Ancora si trovano cadaveri nelle fogne e negli scantinati, corpi legati o mutilati, centinaia di orfani, centinaia di bambini, perché ancora non conosciamo il numero esatto delle vittime”, ha accusato ancora Zelensky.



