Zingaretti millanta sulla sanità del Lazio, ma le sue Asl sono le più indebitate d’Italia

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Ma esiste da qualche parte un giornalista “indipendente” autorizzato a fare una domanda a Nicola Zingaretti? Le fanfaronate sulla sanità non si sopportano più. Anni di tasse elevatissime e tagli insostenibili alla sanità non sono più tollerabili. Dice che uscirà dal commissariamento, che fu deciso nel 2007. L’anno prima il disavanzo fu di due miliardi di euro, primi dodici mesi dell’era Marrazzo, altro che giunta di destra.
Notizie segrete

Bene, racconta il governatore che il confronto col “tavolo tecnico” che deve decidere sul Lazio è andato bene. Vorremmo sapere se sono vere alcune notizie, una in particolare.

Si racconta in giro – anche se incomprensibilmente gli atti appaiono segretati manco fosse una strage – che sia stato chiesto conto a Zingaretti di un miliardo di buco di bilancio.

E che tra le prime dieci Asl indebitate d’Italia ben sei appartengano alla sanità laziale. Addirittura le prime tre di questa triste classifica siano la Roma 2, la Roma 6 e la Roma 1. Quarta in graduatoria quella di Reggio Calabria e poi mischiate nella decina terribile Viterbo, Roma 3 e Roma 4. Con questo botto negativo, che cosa dovrà combinare Zingaretti per uscire davvero dal commissariamento?

Altra domanda: se le Asl del disastro finanziario sono quelle, come mai si preoccupa di nominare i vertici del San Giovanni, del Sant’Andrea e di Frosinone, con relativa bocciatura dei nuovi candidati in commissione sanità? Certo, ci sarà anche chi deve andare in pensione, ma è mai possibile che gli sfasciaconti debbano venire dopo?
Eppure ha più soldi

Nel frattempo l’aumento del fondo sanitario nazionale per il Lazio, ricorda Donato Robilotta in un interessante articolo su Affari Italiani, è passato “dai 9,8 mld del 2013 ai 10,7 mld del 2018, 900 mln di euro in più”. Zingaretti ha avuto più soldi – per il riconoscimento dell’aumento della popolazione del Lazio, una nostra battaglia e per il blocco del turn over del personale – ma la spesa sanitaria è identica al 2006, proprio l’anno del commissariamento.

fonte https://www.secoloditalia.it/