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I giorni passano, l’estate avanza e gli stipendi e le parcelle pagati dalla Stretto di Messina crescono. E le promesse di Salvini si allontanano.
Per essere precisi, Γ¨ passato 1 anno e mezzo da quando il governo ha resuscitato la societΓ  dello Stretto che dovrΓ  realizzare il ponte. Ma fino ad ora ha solo speso soldi e messo in allarme i cittadini.
Ebbene sΓ¬ i cittadini stanno per subire gli espropri e l’apertura dei cantieri metterΓ  in ginocchio le cittΓ  per molto tempo.
Per cosa? Per la realizzazione del ponte?
No! Per un capriccio. Per una mangiatoia.
E #Meloni che fa?
Peggiora le cose. Come?
Piegando la realtΓ  per i loro programmi.
Cambia infatti le leggi al solo fine di permettere a #Salvini di farsi la fatidica foto con il caschetto davanti a una ruspa. Quel che viene dopo non gliene importa un accidente.
E cosa fa?
Nel decreto che si sta discutendo alla Camera permette:
– l’approvazione del progetto esecutivo β€œper fasi costruttive”! Gravissimo: in sostanza da oggi si potrΓ  spezzettare l’opera, farsi approvare una parte qualsiasi del progetto fosse anche una sola strada, una rampa, un solo pilone e realizzare solo quello. Autorizzare la realizzazione di un ecomostro e lasciarlo lΓ¬. A futura memoria. Insomma, il modo migliore per iniziare i lavori e non finirli mai;
– sapete cosa altro c’Γ¨ in questo decreto? C’Γ¨ la cancellazione di qualsiasi termine per la redazione di un progetto esecutivo finale, che significa cantieri aperti da qui all’eternitΓ .
Per non parlare dell’affidamento della certificazione delle spese affidata a un consulente nominato da Salvini invece che ad un Ente adeguato e terzo come la Corte dei Conti, proposta anche dal Presidente dell’ANAC.
Cari cittadini: nessun progetto unitario, nessuna data finale, nessuna trasparenza.
Solo propaganda e devastazione.
Stanno prevedendo per legge che possono alzare un pilone, o due o una rampa e lasciare tutto lì per chissà quanto! Come pezzi di un preannunciato disastro.
A futura memoria.
Incredibile.
In tutto questo, l’unica cosa che realmente continua a progredire sono costi e spese a carico dei cittadini.
La Stretto di #Messina ha chiuso il bilancio del 2023 con una perdita di oltre 80 milioni e ciononostante continua ad ampliare i suoi dipendenti e i suoi consulenti in vista della realizzazione di non si sa bene cosa.
Con un Ministero dei Trasporti ipotecato, che ha bloccato per questo e gli anni a venire oltre 11 miliardi. Peraltro, giΓ  stimati insufficienti.
Proprio un bell’affare questo ponte.
Ma non per i cittadini.