19 anni. Sono un quinto di secolo

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Tanti ce ne sono voluti perché la nostra città, Brescia, potesse finalmente vedere la luce in fondo al tunnel, dopo il disastro ambientale senza precedenti causato da Caffaro. Una battaglia storica che ha coinvolto tutta la nostra comunità e che finalmente arriva ad una svolta, con l’approvazione del progetto operativo per la bonifica e messa in sicurezza permanente dello stabilimento da parte del Ministero dell’Ambiente.
Diciannove anni in cui non abbiamo mai mollato, rimanendo sempre al fianco dei cittadini e del loro sacrosanto diritto alla salute e ad un ambiente sano in cui vivere. Diciannove anni di banchetti in piazza, di volantini distribuiti casa per casa, di raccolte firme per spronare l’amministrazione comunale a farsi valere, di conferenze pubbliche per informare la cittadinanza e per confrontarsi su proposte e soluzioni, dalla messa in sicurezza alle bonifiche, dallo stanziamento di fondi all’elaborazione di progetti di recupero. Poi, appena entrati in Parlamento, insieme agli amici e colleghi portavoce Dino Alberti e Claudio Cominardi abbiamo proseguito la battaglia con atti parlamentari, interrogazioni, mozioni, proposte di legge che prendessero in seria considerazione la gravi condizioni in cui da troppo tempo versano i bresciani. E una volta arrivati al Governo del Paese abbiamo potuto finalmente agire con determinazione e risolutezza.
Oggi, grazie alla sincera passione e alla dedizione del nostro Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha saputo tener fede agli impegni assunti con il territorio, Brescia può guardare al suo futuro con occhi diversi. E questo grazie anche alla leale collaborazione e sinergia fra istituzioni che per la prima volta, a differenza degli anni passati, siamo riusciti ad instaurare insieme al sindaco di Brescia e agli enti del territorio. Un fattore, questo, risultato decisivo per sbloccare la situazione. Ora davanti a noi c’è un percorso importante da seguire e dobbiamo farlo tutti insieme, dal Governo alle istituzioni locali, alle imprese, ai cittadini.
Il mio pensiero non può non andare a tutti i cittadini e gli ambientalisti che volontariamente, in tutti questi anni, si sono spesi per il bene della nostra terra malata e della comunità, sottraendo tempo alle proprie famiglie e alla propria vita, impegnandosi per aiutare Brescia ad uscire da questo incubo. Grazie a tutti.