25 novembre 2023 Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

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I dati del dossier indifesa richiamano l’attenzione su un’emergenza che riguarda anche le più piccole

In 10 anni i reati di violenza sessuale e violenza sessuale aggravata sono aumentati del 44%, nel 2022 il Servizio Analisi Criminale della Polizia di Stato ha rilevato oltre 1600 casi e l’88% tra esse è una bambina o una ragazza. 

Il network indifesa di Terre des Hommes, la prima rete di radio scolastiche e giovanili dedicata ai temi della parità di genere, chiede a gran voce educazione all’affettività nelle scuole, per un vero cambiamento culturale. 

Milano – Alla vigilia del 25 novembre stiamo piangendo la scomparsa di Giulia Ceccherin, 105ª vittima di femminicidio del 2023.

Terre des Hommes vuole riportare l’attenzione sui dati presentati lo scorso 6 ottobre alla conferenza indifesa, che ci confermano che la maggior parte delle vittime di reati nei confronti dei minori sono bambine e ragazze.  

Infatti, i dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale ci dicono che nel 2022 sul totale dei crimini contro minori (6.857) il 63% delle vittime è di genere femminile, ma è rilevante evidenziare che nell’ambito dei reati collegati alla violenza e allo sfruttamento sessuale le vittime di genere femminile risultano nettamente prevalenti, attestandosi al 70% per la pornografia minorile, al 73% per l’adescamento di minorenni, al 79% per gli atti sessuali con minorenne, 86% violenza sessuale aggravata e 89% violenza sessuale.

Qui il link al dossier indifesa con tutti i dati.

Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes: “Siamo sconvolti dal femminicidio di Giulia Cecchettin. I dati drammatici che abbiamo presentato nel dossier indifesa ci confermano che la violenza di genere pervade la nostra società e colpisce anche le persone più indifese: bambine e ragazze.  

Non possiamo più accettare la colpevolizzazione delle vittime, sono gli uomini a doversi assumere la responsabilità di questo cambiamento culturale. Noi rivolgiamo il nostro impegno alle giovani generazioni, in particolare ai ragazzi per contrastare insieme a loro questa mascolinità tossica e la necessità di prevaricazione e di possesso che costituiscono la cultura dello stupro.  

Dobbiamo costruire una risposta decisa che affronti questa emergenza e che metta al centro un serio lavoro con e nelle scuole: servono corsi di educazione alla sessualità e all’affettività, corsi per l’uso etico dei media digitali.

L’importanza della partecipazione di ragazze e ragazzi 


Proprio per mettere al centro la voce delle ragazze e dei ragazzi dal 2014 Terre des Hommes, in collaborazione con OneDay e ScuolaZoo, porta avanti l’Osservatorio indifesa. Dal suo avvio a oggi più di 64.000 ragazzi e ragazze di tutta Italia sono stati coinvolti sui temi della violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo e revenge porn.

Dal 2018 è nato anche il Network indifesa la prima rete italiana di Web Radio e giovani ambasciatori impegnati su questi temi, che ad oggi riunisce 14 webradio scolastiche e giovanili.   

Inoltre, la Fondazione propone percorsi di sensibilizzazione rivolti alle scuole medie e superiori. Solo nei mesi di novembre e dicembre di questo anno oltre 650 studenti e studentesse di 6 istituti scolastici a Milano e Roma saranno coinvolti in attività laboratoriali per approfondire i temi della parità di genere e avranno la possibilità di realizzare dei podcast apprendendo così anche competenze specifiche e l’uso di uno strumento più che mai attuale nella comunicazione contemporanea.   

Le voci del Network indifesa  

Angela Grassano, 25 anni, partecipa già da un anno al Network indifesa all’interno di Youth Vox, la radio dell’associazione Vox Populi Idee per Grassano, nell’omonimo centro in provincia di Matera. “I temi di indifesa li sentivo molto vicini già prima di entrare nel Network. Sono tematiche molto importanti che dovrebbero essere trattate a scuola. Soprattutto ritengo che l’educazione all’affettività dovrebbe far parte integrante del programma scolastico, fin dalle prime classi, potrebbe servire per recuperare quel gap culturale che esiste tra maschi e femmine”. 

“Vedo nei giovani la volontà di avvicinarsi, stare insieme, cambiare la società, accettare la diversitàFabrizio Doneddu, 23 anni, ha iniziato da poco a collaborare a Unica Radio la webradio degli studenti dell’Università di Cagliari “Vorrei che la scuola diventi un luogo di crescita, non solo di studio” .

Giulia Pili, 20 anni, fa il tirocinio come redattrice a Unica Radio. “Bisogna prendere più seriamente i casi di molestie, le ragazze devono essere facilitate nella denuncia degli abusi subiti. Anche nel lavoro occorrono maggiori opportunità lavorative per le donne e l’eliminazione di ogni tipo di discriminazione”.

Gli Spazi indifesa di Parma, Milano e Catania   

Dal 2020 ad oggi la Fondazione ha aperto 3 Spazi indifesa. Il primo, quello di Parma, fornisce ascolto e un sostegno concreto a ragazze e donne vittime, o a rischio di violenza, ma anche famiglie e bambini tramite uno sportello psicologico individuale e attività laboratoriali per adulti e bambini.  

A Milano nell’Hub spazio indifesadel Gallaratese si coniugano la risposta all’emergenza alimentare con l’empowerment femminile: oltre alla distribuzione di cibo le donne e ragazze hanno accesso a molteplici servizi alla persona, tra cui supporto psicosociale, orientamento lavorativo e corsi di lingua e da quest’anno corsi di autodifesa.

Infine, da quest’anno è aperto anche il terzo Spazio di Catania, nel quartiere Librino dove la Fondazione sta avviando servizi e attività rivolte alle ragazze più giovani per prevenire l’abbandono scolastico, la violenza tra pari e le gravidanze precoci.