28 righe su Gaza, capire quel che sta succedendo in Medio Oriente

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Non so se l’ignoranza si faccia largo perché qui gli influencer non si spingono, oppure perché ognuno si rifugia nel suo schierarsi pregiudiziale

Non è così difficile – in una storia sempre complessa – capire quel che sta succedendo in Medio Oriente. Gli sfratti di Sheikh Jarrah (il quartiere dell’amata American Colony…) ? Un pretesto, anche se l’ingiustizia burocratica sta nel fatto che una Corte israeliana non può avere sovranità su un territorio occupato. I motivi veri sono piuttosto chiari: conflitto interno ai palestinesi e longa manus iraniana. Tra i palestinesi Abu Mazen ha rinviato per l’ennesima volta le elezioni in Cisgiordania, per fregare la concorrenza interna, Marwan Barghouti e la stessa Hamas. E Hamas si è infilata nei disordini della spianata delle moschee per condannare i palestinesi a un doloroso e irrilevante estremismo e convincerli : ecco chi vi difende e vi rappresenta davvero.

Missili su Gerusalemme e Tel Aviv, certo in quantità tale da mettere a dura prova Iron Dome, il sistema di difesa israeliano, ma sicuramente con un obbiettivo vero: provocare i bombardamenti su Gaza, e mostrare al mondo chi sarebbero i cattivi. Solita, tragica commedia, platea commossa, palestinesi usati da palestinesi come carne da macello, o scudi umani (i missili vengono sparati da case civili).

L’Iran? C’è ancora Suleimani da vendicare, ci sono missili trafugati da utilizzare, c’è da sabotare i patti di Abramo (e il mondo arabo non può non solidarizzare con i palestinesi) e gettare scompiglio tra i sunniti, difendere il piano nucleare da posizioni di forza, da garanti di stabilità e instabilità. Neanche a Israele va male: sarebbe più imbarazzante chi vuole trattare, fare politica e diplomazia, che chi lancia missili. E tutti saggiano la debolezza della nuova Casa Bianca. Per capire fino a dove possono spingersi.

Toni Capuozzo