60 anni fa moriva Luigi Einaudi

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Un grande liberale, un grande uomo di stato cultore dello stato di diritto

E un grande europeista, federalista europeo fin da ragazzo. Consapevole come pochi altri dei rischi del nazionalismo portatore di divisione e distruzione. Vide, da banchiere centrale, la forza economica e politica dell’adozione a livello europeo di una moneta comune, ed ebbe ragione con almeno cinquant’anni di anticipo.
Lo stesso pensava, diceva e scriveva sulla necessità di una difesa comune europea. Una sua “predica” tanto ancora attuale e, per noi, da attuare al più presto nell’interesse dei cittadini europei.