“Dopo dieci anni, è ora di trarre da quella vicenda alcuni insegnamenti, tre soprattutto, sui quali riflettere per il presente e per il futuro”.
Lo dice Mario Monti, senatore a vita ed ex presidente del Consiglio, oggi sul Corriere della Sera, ricordando la lettera segreta inviata dalla BCE il 5 agosto 2011.
“Il primo è non rendersi dipendenti dagli aiuti altrui – spiega Monti. Il secondo, invece, evitare gli eccessi di restrizione. Il terzo, infine, evitare gli eccessi di condiscendenza – aggiunge. Guardare al 2011, attraverso il prisma di un’importante lettera, può aiutare a capire davvero che cosa avvenne allora. Soprattutto, può consentire di evitare, usando memoria e vista un po’ lunga, che si ripresentino situazioni come quelle che il nostro Paese allora dovette affrontare”.
