In questi cinque anni ho servito Roma

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L’ho amata e la amo ancora di più, adesso che è pronta a ripartire davvero, adesso che tutto il mio lavoro sta dando i suoi frutti.

Cinque anni fa l’ho presa per mano, spendendo fino all’ultimo centesimo a disposizione per rimetterla in piedi dopo i disastri lasciati dalle amministrazioni precedenti.
Oggi Roma finalmente può guardare al futuro, perché quel futuro l’ho costruito.

Conti in ordine, fiducia dei capitali esteri e 10 anni di investimenti davanti, grazie all’asse tra Recovery Fund, Giubileo 2025 e candidatura a Expo 2030.

Sono occasioni che hanno scadenze immediate, serve continuità per concretizzarle. Roma non può permettersi di perdere tempo con chi non sa dove mettere le mani, con chi a suo tempo l’ha spolpata, né con chi l’ha chiamata “ladrona” fino a poco fa.

Non può permetterselo la città e non possono permetterselo i cittadini, che metto al primo posto. Lavoro innanzitutto, misure a sostegno di imprenditori ed esercenti, per impedire che la crisi li spinga tra le braccia della criminalità, dell’usura.

Presenza concreta nei quartieri, nelle strade, nelle piazze. Diritto all’abitare, edilizia residenziale pubblica.

Mi chiamano la Sindaca delle periferie perché le sto riqualificando dopo decenni di abbandono, restituisco spazi a chi le vive, le illumino. Perché non tollero prepotenze, perché combatto per la legalità.
Ne ho parlato con Cristiana Scappaticci negli studi di Rete Oro.