I nuovi dati di inflazione per l’Eurozona usciti in settimana sono di quelli da far tremare i polsi: Il dato tedesco, ad esempio, è uscito ampiamente sopra attese e mostra un livello assoluto (6% a/a) che non si vedeva da anni e che si spera possa essere solo transitorio
Non scherzano nemmeno o prezzi alla produzione italiani di ottobre, con un +25% anno su anno e un +9.4% sul mese ad indicare quanto stiano aumentando i costi di produzione per le aziende.
I prezzi di novembre in Francia e Italia seguono lo stesso copione anche se con valori assoluti più contenuti: si segnalano il 4.9% della stima flash dell’Eurozona, il 4% in Italia (0.8% mese su mese) e infine il 2.6% della componente Core Eurozona, un livello mai visto nella storia della serie (massimo 2.5% nel 2002).
Nonostante questo contesto inflazionistico restano numerosi gli esponenti della Bce che continuano a predicare pazienza e guardare oltre a questo “transitorio e temporaneo” rialzo dell’inflazione: in questo senso si sta creando una divergenza sempre più netta nella direzione di politica monetaria assunta dalle due principali banche centrali dei paesi sviluppati, con la Fed che ha dato una svolta importante in settimana.
Citiamo anche una previsione Apple che rende un po’ l’idea di quanto i problemi sul lato dell’offerta e l’inflazione galoppante stiano agendo sulla propensione al consumo: la società di Cupertino prevede un calo della domanda per i suoi prodotti durante le festività, in particolare per quanto riguarda l’iPhone 13, e sembra che abbia già avvertito i suoi fornitori. I problemi nella disponibilità di prodotti e i ritardi nelle consegne, dovuti alla crisi dei chip e della supply chain, avrebbero frustrato molti consumatori. Sempre secondo l’azienda USA l’impennata dell’inflazione e i nuovi timori sulla pandemia di coronavirus (come detto la variante Omicron è arrivata anche negli Usa) potrebbero indurre i consumatori a rinviare gli acquisti.
Questo allarme sulle vendite natalizie ha innescato forti vendite sul comparto dei chip impattando notevolmente titoli come STMicroelectronics.



