Io, allora, iniziavo a scrivere il mio libro “CONTRO”, prendendo posizione netta contro il governo Draghi quando in molti lo reputavano il “governi dei migliori” presieduto da una divinità scesa in terra.
Ebbene, a distanza di un anno esatto, lo spread (io, tra l’altro, non sono mai stato schiavo della dittatura dello spread) non solo non è sceso a 50 ma è passato da circa 90 punti base a 168 (dato di ieri).
Poi è arrivato l’apostolo Draghi e anche lo spread (che al posto di scendere è salito in modo preoccupante) è diventato meno importante. Pensate che La Repubblica di Molinari (il social media manager di Draghi), alcuni giorni fa, ha pubblicato un altro articolo che paragonava lo spread al colesterolo. “Un dato importante e da tenere sotto controllo ma che non dà il quadro completo della salute del paziente”. Sono fantastici!


