Spread di Beppe Ghisolfi

0
139
BEPPE GHISOLFI
BEPPE GHISOLFI

Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

È uno dei termini più utilizzati in questi anni. Significa differenziale o più semplicemente differenza.

Lo Stato italiano, pieno di debiti, è alla ricerca continua di prestiti e per questo emette titoli di tutti i tipi. Tra questi anche i BTP con scadenza a dieci anni. Per questi titoli lo Stato paga un interesse. Anche la Germania fa la stessa cosa. L’Italia, però, essendo ritenuta meno solida, paga un interesse più alto altrimenti i suoi BTP non si vendono. La differenza di interesse tra Italia e Germania è lo spread.

Supponiamo che oggi chi compra BTP italiani ottiene un interesse del 4 per cento mentre chi compra Bond tedeschi con la stessa durata decennale riceve un interesse del 2 per cento. La differenza o spread è del 2 per cento. In termini tecnici si dice duecento punti base, quindi lo spread è duecento. Più sale lo spread più il nostro debito ci costa. Se aumenta la fiducia sull’Italia e migliorano i conti, lo spread scende con conseguenti vantaggi.