L’ALBANIA DEI SINDACI HA SCELTO LA ROSA IN 5 COMUNI SU 6, A SCUTARI SOCIALISTI SALGONO A UNO STORICO 40%

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In 5 municipalità su 6 a prevalere è lo schieramento riformista del Primo Ministro Edi Rama; molto buono anche il risultato di Scutari, roccaforte di destra, dove la formazione Socialista si aggiudica il 40 per cento e prepara già la corsa per il ritorno al voto tra un anno esatto

Il maltempo e le tristi emergenze internazionali non hanno purtroppo favorito l’alta partecipazione al voto, ma le consultazioni amministrative popolari di domenica 6 marzo hanno fornito in ogni caso una chiara indicazione in merito all’orientamento politico governativo preferito dalla cittadinanza e dal corpo elettorale.

Nello specifico, si è votato per scegliere i Sindaci delle municipalità di Durazzo, Scutari, Lushnje, Dibra, Vora, Rrogozhina. Realtà territoriali molto estese e importanti – soprattutto a seguito della riforma amministrativa e di accorpamento tra ex Comuni in vigore dal 2015 – in quanto a livello di diversificazione morfologica interna, di collocazione geoeconomica, di varietà degli insediamenti settoriali e produttivi.

Aree che rappresentano tra un quarto e un quinto della complessiva demografia della Repubblica d’Albania, e che con il voto espresso nella domenica appena trascorsa hanno indicato i primi cittadini che guideranno le sorti delle rispettive amministrazioni fino alla primavera del 2023, quando l’intero Paese sarà chiamato al rinnovo delle Sindacature.

I votanti hanno confermato la propria fiducia all’operato del Governo di Edi Rama, chiedendo continuità fra azione statale e azione locale per una migliore efficienza delle decisioni urbanistiche, di programmazione economica e sociale e di allocazione delle risorse.

Analizziamo quindi i risultati definitivi: in Albania vige il sistema della elezione diretta del sindaco a turno unico, e ciò significa che a essere nominato è il candidato che abbia conseguito la maggioranza anche solo relativa dei voti validi.

Durazzo, il municipio più consistente per numero di abitanti tra quelli che si recavano ai seggi, ha confermato Emiriana Sako alla guida del palazzo civico: a lei spetterà di preordinare l’avvio dei lavori funzionali alla realizzazione del nuovo porto turistico e commerciale, e di portare a conclusione il piano di ricostruzione abitativa post sismica che in due anni ha consentito a centinaia di famiglie di tornare in possesso di alloggi sicuri e funzionali.

Lushnje, polo agricolo e rurale fondamentale a livello nazionale e per le esportazioni agroalimentari albanesi, detta altresì storicamente la città del Congresso, ha indicato nella giovane amministratrice pubblica Eriselda Sefa la persona che indosserà la fascia tricolore con l’incarico di integrare il programma di sviluppo infrastrutturale in ambito irriguo e viabilistico, e di messa in sicurezza idrogeologica dei borghi e villaggi, in coerenza con gli interventi avviati dalle ministre Belinda Balluku e Frida Krifca e promossi in Parlamento dal capogruppo socialista Taulant Balla.

Il Comune di Vora, importante snodo urbano collocato lungo l’attuale collegamento autostradale Tirana Durazzo e posto a metà strada fra la capitale albanese e l’aeroporto internazionale Madre Teresa di Calcutta, forte di una zona industriale e terziaria che annovera tra l’altro lo stabilimento della Coca Cola punto di riferimento del beverage dell’intero Paese, ha premiato il giovane Blerim Shera, al quale competerà portare avanti altresì e a completamento il piano di rigenerazione edilizia post sismica. A sostenerlo, in ottica di area vasta metropolitana, il dinamico Sindaco di Tirana Erion Veliaj, che quest’anno celebra la propria città come capitale europea della gioventù.

Sulla stessa lunghezza d’onda Rrogozhina, centro residenziale di rilievo nella regione prefettizia sempre di Tirana, dove a prevalere è stato Edison Memolla, con il sostegno diretto di Erion Veliaj.

Andando verso l’area orientale dell’Albania, i seggi elettorali erano aperti a Dibra, comune capoluogo di una vasta regione al confine con la Macedonia del Nord e di un territorio che si pone come secondo giacimento minerario europeo: qui, tradizionalmente luogo orientato al centrodestra, la maggioranza assoluta dei consensi validi è stata conquistata da Rahim Spahiu, direttore di banca BKT (la Banca nazionale commerciale, prima realtà creditizia albanese), sostenuto dalla ministra dei lavori pubblici Belinda Balluku e dal ministro della giustizia Ulsi Manja.

Al Dottor Spahiu, così come a tutti gli altri Sindaci eletti, le congratulazioni augurali della nostra redazione e del Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi.

A Scutari esce a testa alta Majlinda Angoni, che con l’appoggio della Ministra Edona Bilali e del deputato Benet Beci è comunque riuscita nella storica impresa di portare i socialisti al 40% nella storica roccaforte della destra radicale dell’ex Premier Sali Berisha, il cui candidato Bardh Spahia ha vinto con una maggioranza solo relativa di consensi e con un margine di appena 1900 preferenze. A penalizzare l’esito del voto, l’annullamento dei seggi elettorali in una comunità montana dove erano iscritti mille 300 elettori, e la contestazione di alcune centinaia di schede dichiarate nulle.

A Scutari si tornerà comunque a votare tra un anno. La Ministra Bilali ha ringraziato la signora Angoni per l’ottima dimostrazione di impegno e di confronto civile e ha augurato buon lavoro al nuovo primo cittadino con l’auspicio che vi sia cooperazione con il governo Rama nell’interesse degli abitanti di Scutari.