Al summit erano presenti anche i rappresentanti della delegazione governativa, parlamentare ed europea. Sono intervenuti il ministro degli Esteri Di Maio, la sottosegretaria al Mite Fontana e il sottosegretario alla Salute Sileri. Al centro della discussione, ovviamente, la guerra in Ucraina e i suoi risvolti.
Il Movimento ha intenzione di far sentire la sua voce. “Bisogna intervenire subito, anticipare i tempi per non essere travolti poi. Noi faremo le nostre proposte. E sono pronto anche a un tavolo con i leader”, dice Conte I Cinque Stelle vogliono agire su un doppio livello, quello dei profughi e quello delle ripercussioni per le famiglie italiane. Il Movimento punta a un piano di aiuti economici a famiglie e imprese. “un progetto straordinario, articolato a livello europeo e a livello interno, volto a incentivare in modo massiccio e immediato le rinnovabili e a ricorrere a fornitori alternativi di gas – tagliando bollette e dipendenza dal gas russo – un piano costruito sul debito pubblico europeo e quindi basato su uno sforzo comune”, sottolineano i vertici. L’idea è quella di presentare il piano sia a Mario Draghi, sia di proporre alcuni spunti in Parlamento.
Sul fronte dell’emergenza umanitaria il Movimento ribadisce che, “nell’ambito della cornice europea, l’Italia debba fare subito la sua parte rispetto al dramma epocale dei profughi in fuga dall’Ucraina”. La guerra avrà effetti a breve anche su cittadini e imprese, già colpiti dall’emergenza sanitaria. Ecco perché, oltre al piano straordinario, i Cinque Stelle ragionano su interventi che possano aiutare la quotidianità. La fine dello stato di emergenza pone delle questioni – secondo gli stellati – relative al green pass sui luoghi di lavoro: i Cinque Stelle temono che misure assunte in un contesto sanitario differente possano finire per incidere sulle famiglie proprio quando si presenta lo spettro di una nuova crisi.


