Con questa misura, il proprietario del Chelsea vede i suoi beni congelati, oltre al divieto di transazioni con individui e aziende del Regno Unito, al divieto di viaggio e a sanzioni sui trasporti.
Stesse misure anche per l’imprenditore Oleg Deripaska.
“Le sanzioni di oggi – ha affermato in una nota il premier britannico Boris Johnson – rappresentano il passo più recente nel sostegno incrollabile del Regno Unito al popolo ucraino. Saremo spietati – ha aggiunto – nel perseguire coloro che consentono l’uccisione di civili, la distruzione di ospedali e l’occupazione illegale di alleati sovrani”.
Grazie alla deroga accordata alla società di Stamford Bridge, in quanto ritenuta dalle autorità britanniche di valore culturale, è stata garantita la gestione ordinaria che prevede la prosecuzione non solo della stagione sportiva (a cominciare da questa sera, quando il Chelsea sarà impegnato nella sfida di Premier League sul campo del Norwich), ma anche dei pagamenti a tutti i tesserati (dai giocatori allo staff tecnico e fino agli impiegati).



