Ucraina, Meluzzi: “Kiev ci chiude il gas e noi parliamo di Putin”

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meluzzi
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Il gigante energetico russo Gazprom accusa l’Ucraina, affermando che ha lasciato un solo punto d’ingresso per il transito del gas russo in Europa e che questo sta minando la sicurezza delle forniture di gas.

A riportarlo è l’agenzia di stampa Ria: i flussi di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina sono diminuiti di un quarto dopo che Kiev ha interrotto l’uso di un’importante rotta di transito. Ma non doveva essere Putin a lasciarci senza gas? Un Putin che tutti vedono indebolito dopo la grande parata militare per celebrare la vittoria della Russia contro i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Non ne è affatto convinto invece Alessandro Meluzzi, psichiatra, saggista, opinionista televisivo ed ex parlamentare intervistato da Lo Speciale.

Anche lei ha visto un Putin dai toni deboli nella parata del 9 maggio, un leader in difficoltà?

“Niente affatto. Ho avuto invece l’impressione di una parata molto bella, la grande cerimonia di un popolo unito da sempre. Non mi è parso di vedere nulla di diverso rispetto agli anni precedenti. Trovo molto ridicolo che di fronte ad un presidente degli Stati Uniti che ogni giorno di più si rivela inadeguato, si stia oggi sofisticando sui modi di Putin descrivendolo come un vecchio dell’ospizio costretto ad usare il cappotto come coperta per le gambe. Questo dimostra il livello cui si sono abbassati i media occidentali. Mi sembra offensivo anche commentarle certe idiozie”.

Quindi lei non vede un Putin in difficoltà?

“Io vedo in difficoltà soltanto la Nato e l’Unione Europea, e soprattutto l’Italia che neanche si rende conto di non poter campare senza il gas russo”.

Come commenta le dichiarazioni del segretario generale della Nato a detta del quale mai e poi mai sarà riconosciuto alla Russia il diritto di annettere la Crimea, contro la disponibilità a cederla più volte manifestata dall’Ucraina?