“La norma su Acciaierie d’Italia contenuta nel decreto Ucraina è per me irricevibile e inaccettabile, la considero una rapina a danno dei tarantini.
La crisi dell’Ex Ilva non si è acuita a causa della scellerata aggressione all’Ucraina, ma deriva dalla mancanza di coraggio e dal mancato intervento politico che hanno lasciato scivolare l’acciaieria su un piano inclinato, finché non sono emersi tutti i nodi, tra cui un problema relativo alla mancanza di risorse.
Resta critico, intanto, il rapporto tra Acciaierie d’Italia e l’indotto per il mancato pagamento delle commesse. Per non parlare delle bonifiche, della salute, del ricatto occupazionale, del futuro incerto. Ecco il perché del mio voto di astensione e della richiesta al governo di un’informativa urgente”. Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola.


