Il ragionamento di Giorgia Meloni non fa una grinza. Ma tant’è. Solo ieri il nostro Mister Fisco, al secolo Ernesto Maria Ruffini, se n’è uscito con una soluzione incommentabile, proponendo i lavori forzati per gli evasori, da lui stimati – appunto – in 19 milioni. Un calcolo che non convince neanche un po’ la leader di Fratelli d’Italia, che in un post sul proprio profilo Facebook risponde per le rime al direttore dell’Agenzia delle Entrate.
La Meloni su Fb: «Gli onesti sono maggioranza»
«19 milioni – vi si legge – sono le persone che hanno ricevuto una cartella esattoriale, e non aver pagato una multa negli anni passati non significa esattamente evadere il fisco». Ma l’Italia, si sa, è una repubblica fondata sulla statistica.
Che resta quella scienza, per dirla con Trilussa, per cui se uno mangia un pollo intero e un altro neanche lo assaggia, hanno mangiato mezzo pollo a testa. Significa che i numeri bisogna anche interpretarli. Esattamente quel che la Meloni suggerisce a Ruffini. «Dipingere gli italiani come un popolo di evasori è inaccettabile – prosegue –, perché gli italiani onesti che lavorano e che pagano le tasse sono la stragrande maggioranza. E sono tantissimi quelli che rinunciano anche ad andare a mangiare una pizza pur di pagare le tasse».



