Mentre l’Ue stringe sulla direttiva sul salario minimo, in Italia s’infiamma il dibattito fuori e dentro la maggioranza.
Ad oggi il ‘minimum wage’ non è legge solo in sei paesi: Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Svezia. Nel resto d’Europa, stando agli ultimi dati Eurostat, il salario minimo viaggia tra i 332 euro mensili della Bulgaria e i 2257 euro del Lussemburgo.
Nel nostro paese parti sociali e forze politiche dibattono molto sulla misura a sostegno del reddito dei lavoratori anche a seguito dei numeri sconfortanti che vengono dall’aumento dell’inflazione e del debito trascinati già dalla pandemia da Coronavirus e poi dalla crisi aperta, tra mancanza di materie prime e rifornimenti di gas, conseuenze della guerra in Ucraina.


