Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. I partiti “devono essere responsabili, ma il governo deve agire. Se ci fosse un terremoto, un governo dimissionario interverrebbe o no? Be’, oggi c’è un terremoto economico e non sarebbe comprensibile se il governo non reagisse.
Aspettare il prossimo ci farebbe perdere due mesi e non possiamo permettercelo”. Finora le imprese italiane “sono state abbastanza capaci e flessibili da difendersi meglio di altre”.
In autunno “arriveranno nuovi rincari energetici, mentre l’inflazione dei mesi scorsi sulle materie prime continuerà a scaricarsi sui prezzi al consumo. Ci saranno seri problemi su redditi e potere d’acquisto delle famiglie. Il grido di dolore delle imprese fin qui è stato un po’ ignorato, ma ora c’è urgenza di nuovi interventi”.


