Il principe Harry è arrivato “a sorpresa” a Londra. Circondato dalle guardie dal corpo, è stato avvistato davanti all’ingresso della sede della Royal Court of Justice, dove ha partecipato all’udienza preliminare sul caso di intercettazioni telefoniche e violazione della privacy in cui il duca di Sussex e altri hanno citato in giudizio Associated Newspapers Ltd (Anl), editore del Daily Mail e Mail on Sunday.
Oltre al principe Harry sono coinvolti nel caso il cantante Elton John e le attrici Sadie Frost e Liz Hurley.
L’editore ha descritto le accuse di “raccolta illegale di informazioni” come “diffamazioni assurde”. Dopo quest’udienza preliminare, che durerà 4 giorni, il giudice deciderà se proseguire con il processo.
Le nuove accuse indirizzate, in questa causa, sulle presunte intercettazioni e intrusioni illegali nella vita privata di personaggi noti ricordano lo scandalo che una decina di anni fa investì nei tribunali del Regno il gruppo editoriale di Rupert Murdoch e portò alla chiusura del tabloid News of the World.
Lo studio legale Hamlins, che rappresenta i denuncianti, sostiene di avere a disposizione “prove inconfutabili” di azioni “criminali” commesse dal Mail per anni con la complicità di giornalisti e dirigenti del gruppo, alcuni dei quali tuttora in attività.
Al fine di raccogliere in modo illegittimo informazioni private su celebrities e persone comuni ignare sarebbero persino stati arruolati investigatori incaricati di mettere cimici in case e veicoli delle persone prese di mira. Tra le altre azioni messe in pratica anche l’ascolto illecito di conversazioni telefoniche; il versamento di denaro a poliziotti corrotti per l’accesso a informazioni sensibili; l’hackeraggio di conti bancari e transazioni finanziarie; l’intercettazione di dati medici carpiti tramite l’uso di false identità.
L’editore del Mail respinge le accuse definite “assurde calunnie orchestrate”. E liquida ogni analogia col caso Murdoch come “indimostrata, diffamatoria e strumentale”.


