Il ministro Piantedosi si scaglia contro le offese alle forze che intervengono quotidianamente per il salvataggio dei migranti in mare. Il ministro ha risposto in Aula a un’interrogazione parlamentare
Ritengo confutabili alcune considerazioni espresse nell’interrogazione secondo cui la tragedia di Cutro sarebbe stata l’occasione per complicare ancora di più le operazioni di soccorso in mare: è un’ offesa e alla professionalità e alla dedizione delle nostre istituzioni deputate al soccorso che, dall’inizio dell’anno, hanno portato in salvo 21.988 persone». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo al question time alla Camera.
Poi il ministro ha affrontato il tema della reale utilità della protezione speciale. «Solo una limitatissima percentuale, intorno al 5% dei permessi rilasciati, è stata convertita in permessi di lavoro», un fatto che testimonia che, «da quando è stata istituita» la protezione speciale «è stata concessa in numero significativamente superiore rispetto a quella per protezione internazionale e sussidiaria, mentre avrebbe dovuto costituire un’ipotesi di eccezione».
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time in Aula alla Camera. «I dati della Commissione nazionale d’asilo riferiti al 2022 evidenziano che, su 58.446 decisioni adottate sono state, al netto delle 33.407 decisioni di rigetto, 10.506 quelle di protezione speciale mentre sono state 7.494 quelle riferibili allo status di rifugiato e 7.039 quelle relative alla protezione sussidiaria», ricorda Piantedosi.
«Il governo perseguirà in ogni direzione l’obiettivo di accoglienza e di integrazione dell’immigrazione regolare» e «per contrastare lo sfruttamento degli esseri umani», conclude.



