TRASPORTO ANIMALI VIVI, UNA NUOVA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE CHIEDE CHIAREZZA AL MINISTRO LOLLOBRIGIDA 

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Milano – In Parlamento prosegue il confronto tra deputati e Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per chiedere al Governo di prendere una posizione netta sul divieto di trasporto di animali vivi e sulla loro sostituzione con carne e cercasse, semi ed embrioni, come raccomandato dalla Federazione dei Veterinari d’Europa, dall’Organizzazione mondiale per la salute animale e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare. 

Il 10 maggio l’Onorevole Susanna Cherchi ha depositato alla Camera una nuova interrogazione parlamentare in cui denuncia le atroci sofferenze che gli animali subiscono durante il trasporto, per ore e a volte giorni, in Italia e verso paesi terzi. Citando ancora una volta il lavoro investigativo di Animal Equality, l’On. Cherchi ha spiegato quali problematiche incontrano sistematicamente gli animali che vengono trasportati vivi verso gli allevamenti e i macelli:

“Gli animali sono costretti a viaggiare in gravi condizioni, caricati su camion sovraffollati, non equipaggiati per il loro trasporto e sprovvisti delle necessarie omologazioni; spesso vengono esposti a temperature incompatibili con i più basilari concetti di benessere animale e sono costretti a viaggiare per giorni interi, senza alcuna sosta, nonostante siano feriti, assetati o affamati. Lo stesso trattamento viene riservato ai cuccioli non svezzati, addirittura impossibilitati a nutrirsi, prima di essere poi ammazzati”.

Di fronte a queste ingiustizie, Animal Equality ha rivolto una petizione al Governo italiano per chiedere di abbandonare il trasporto degli animali vivi vietando l’esportazione verso paesi terzi e i viaggi a lunga distanza nei paesi europei.

Il Ministro Lollobrigida, in risposta a un’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Eleonora Evi (AVS) in merito alla revisione del Regolamento europeo sul trasporto di animali vivi, ha detto che le norme europee vanno cambiate perché hanno mostrato gravi lacune nella tutela del benessere degli animali. Il Ministro ha inoltre detto che l’Italia non sostiene la nota presentata dal Portogallo in occasione del Consiglio AGRIFISH che chiede di “continuare a facilitare il commercio intracomunitario e l’esportazione di animali vivi, senza concentrarsi su misure volte a vietare o limitare alcuni tipi di trasporto” e che il Governo italiano aveva tuttavia inizialmente appoggiato.

“Il Governo deve assumere una posizione coerente e fermare il trasporto degli animali vivi una volta per tutte. Lo chiedono i cittadini, sempre più sensibili allo sfruttamento estremo che gli animali allevati a scopo alimentare subiscono; lo meritano gli animali, vittime silenziose di un calvario quotidiano e tanti paesi nel mondo dimostrano che un’altra via è possibile. Proprio nei giorni scorsi, Australia e Brasile hanno stabilito lo stop alle esportazioni di animali vivi: una scelta di civiltà e rispetto che l’Italia deve compiere al più presto”, dice Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.