Alluvione in Libia, Meloni sente Dabaiba: inviati due aerei e una nave

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Pronta anche la nave “San Marco” della Marina Militare per il trasporto del restante personale della Protezione Civile, della Croce Rossa italiana e di tutto io materiale necessario di sostegno della Difesa

L’Italia scende in campo per sostenere la Libia colpita da un’alluvione che ha colpito la regione orientale del Paese e in particolare la città di Derna, dove si sono registrate migliaia di vittime. Ieri la premier Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale libico Abdul Dabaiba.

Nel corso della telefonata il Presidente del Consiglio ha rinnovato le sue personali condoglianze e la solidarietà del Governo e del popolo italiano per l’emergenza alluvioni. Il Primo Ministro Dabaiba ha espresso profonda riconoscenza per l’immediata mobilitazione dell’Italia a sostegno delle popolazioni colpite in Cirenaica, soffermandosi in particolare sui moduli operativi dei vigili del fuoco, il materiale per operatori della Croce Rossa Italiana e le tende da campo in corso di consegna. Il Presidente del Consiglio ha assicurato la piena disponibilità a proseguire nelle attività di soccorso e aiuto.

“La Difesa e le Forze Armate daranno il loro massimo sostegno per aiutare il popolo libico, colpito da un devastante alluvione”, ha dichiarato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha immediatamente disposto, già nella giornata di ieri, allo Stato Maggiore della Difesa e al COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze) di fornire immediatamente tutto l’aiuto possibile delle Forze Armate italiane alla Libia e al suo popolo. A seguito di una puntuale ricognizione, effettuata ieri, oggi partiranno, dall’aeroporto militare di Pisa, 2 C 130 J dell’Aeronautica Militare per tre viaggi che ospiteranno il trasporto di personale dei Vigili del Fuoco e, in particolare, esperti di rischio acquatico con relative attrezzature di supporto e materiale logistico di prima necessità. È già partita, nel frattempo, Nave “San Giorgio” della Marina Militare italiana che raggiungerà l’area di Derna nelle prossime 24 ore per assicurare le funzioni logistiche, di Comando e Controllo, oltre che di supporto sanitario, al previsto dispositivo nazionale di schieramento a sostegno delle popolazioni delle aree alluvionate. Inoltre, è in corso di valutazione, qualora le condizioni sul terreno dovessero richiederlo, anche l’impiego di Nave “San Marco” della Marina Militare per il trasporto del restante personale della Protezione Civile, della Croce Rossa italiana e di tutto io materiale necessario di sostegno della Difesa. Tra questi ci sono anche due elicotteri per le eventuali attività di ricerca e recupero.

PARTITO DA PISA IL PRIMO CARICO DI AIUTI ITALIANI

È decollato alle 13.45 da Pisa il primo dei tre voli allestiti dall’Italia e coordinati dal Dipartimento della Protezione civile per il trasporto di personale e materiali utili a fronteggiare l’emergenza causata dalle pesanti inondazioni che hanno colpito la Libia. A bordo del C-130 messo a disposizione dall’Aereonautica Militare è stato imbarcato un modulo MO.CRAB – Modulo di Contrasto al Rischio Aquatico di Base dei Vigili del Fuoco e personale del Dipartimento, più un primo carico di materiali. Il secondo C-130, con a bordo un modulo TAST – Technical Assistance And Support Teams dei Vigili del Fuoco, un gruppo dei Vigili del Fuoco formato per le emergenze all’estero e specializzato nel supporto logistico, e ulteriore personale e materiali decollerà nel pomeriggio, mentre un terzo volo è previsto per oggi.

Compreso il team avanzato partito ieri saranno in totale 36 le unità di personale impiegate sul territorio colpito tra Vigili del Fuoco, Comando Operativo di Vertice Interforze e Dipartimento della Protezione civile, oltre al personale diplomatico del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il Dipartimento, in stretto e costante raccordo con il team italiano sul territorio e con Regioni, Province Autonome e strutture operative, prosegue la ricognizione dei fabbisogni e del materiale disponibile per l’eventuale organizzazione di altri invii nelle prossime ore.

Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it