Nel corso dei controlli di polizia economico-finanziaria per il riscontro dell’osservanza delle norme in materia di tutela del lavoro – intensificati in particolare nel corso della stagione estiva da poche settimane terminata – i finanzieri del Comando provinciale di Padova hanno individuato 15 lavoratori in nero e 15 irregolari
Le attività hanno interessato tutti i Reparti operanti in Provincia.
In particolare, alla sede di: Padova, i finanzieri del Gruppo hanno effettuato accessi presso diverse attività commerciali – operanti soprattutto nel settore dei bar, della ristorazione, dell’intrattenimento e alberghiero – situate nel territorio della provincia patavina, all’esito dei quali sono stati identificati 5 lavoratori “in nero”, impiegati in assenza della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, e 14 lavoratori irregolari, assunti in forza di un contratto di lavoro “a chiamata” senza la preventiva comunicazione di inizio della prestazione lavorativa a cura del datore di lavoro. In un caso è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività poiché le irregolarità riguardavano una percentuale superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sul luogo dell’ispezione;
• Piove di Sacco ed Este, analoghe attività svolte nei confronti di pubblici esercizi e imprese operative nel settore tessile e dei servizi alla persona hanno portato all’individuazione di 5 lavoratori “in nero” e 1 irregolare;
• Cittadella, controlli effettuati nei confronti di soggetti economici attivi nel settore della somministrazione di alimenti hanno permesso di identificare 5 lavoratori “in nero” e di accertare, in uno specifico caso, che uno dei dipendenti prestava la propria opera lavorativa sprovvisto di regolare contratto da oltre 2 anni e le relative retribuzioni avvenivano in contanti.
• Le violazioni in argomento sono state segnalate al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro per le successive fasi del procedimento, nel corso delle quali potranno essere comminate sanzioni amministrative cumulative – per esercizio commerciale – comprese tra 50 mila euro e oltre 320 mila euro e potranno essere adottati anche provvedimenti di sospensione dell’attività, in ragione dell’impiego – in taluni casi – di personale non registrato in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sui luoghi ispezionati.
Le operazioni di servizio descritte testimoniano la costante azione della Guardia di Finanza nel contrasto all’illegalità nel lavoro, con l’obiettivo di arginare ogni forma di abuso a tutela degli imprenditori, dei professionisti e dei lavoratori che operano nel rispetto delle leggi.

