Atalanta dispersa nella nebbia Verona perfetto, Dea presuntuosa

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Hellas scatenata sia nel primo tempo chiuso sul 2-0 sia nella ripresa. Il Var toglie alla Dea il rigore del possibile 2-1 e in contropiede Bernede fra tris. Platonico il penalty di Scamacca che fissa il 3-1
Mai sottovalutare il Verona che era ultimo in classifica e, ora, invece, non lo è più, perché ha battuto l’Atalanta giocando la miglior partita della sua stagione. Grazie alla prima vittoria in campionato sui bergamaschi, nonché la prima dopo nove anni ne loro confronti, i gialloblù sterzano e fanno tre, pesanti passi avanti nella rincorsa alla salvezza: il loro vero campionato comincia adesso. Brusco, invece, lo stop del Dea dopo le tre vittorie consecutive scandite da bel gioc e nove gol. Il peccato di presunzione commesso al Bentegodi è stato pagato in maniera severa, contro una squadra che corre e lotta, requisiti fondamntali per rimanere in Serie A
. Applausi calorosi a Zanetti e, una volta di più a Sogliano per le sue scoperte di mercato: difficile scegliere il migliore fra Belghali, Giovane, Nelsson, Bella-Kotchap, Bernede, Mosquera, Frese, con Montipò sempre pronto a fare la parata decisiva. L’Hellas ha affrontato la prova con una determinazione e una grinta diametralmente opposte alla superficialità e alla deconcentrazione della Dea, sorprendentemente confusa e arruffona anche per Palladino, alla seconda sconfitta della sua gestione. Krstovic ha fallito la ghiotta opportunità offertagli dall’allenatore che aveva tenuto inizialmente in panchina Scamacca
. Al contrario, la prova del montenegrino ha ribadito quanto l’azzurro sia indispensabile a un attacco in cui né Lookman né De Keletaere hanno brillato.
Il belga, sostituito, si è lasciato andare a un inconsueto gesto di plateale nervosismo, evidentemente figlio della frustrazione per la sua prova insufficiente. Sul 2-0, il Var ha tolto all’Atalanta il rigore del possibile 2-1, traendo in inganno Mariani poiché Bella-Kotchap aveva toccato il pallone con la mano come inutilmente denunciato da Samardzic. Ma a Lissone si sono basati sull’immagine sfuocata della refcam. Dal possibile 2-1, sul ribaltamento di fronte il Verona ha infilato Carnesecchi con un’azione da manuale del contropiede, finalizzata da Bernede a fil di palo. Platonico il penalty, stavolta concesso dal Var e trasformato da Scamacca che ha fissato il punteggio sul 3-1. Applausi calorosi al Verona. All’Atalanta urge una sveglia: il Chelsea sta arrivando.

Xavier Jacobelli